1. La collega fedele


    Data: 11/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: passione_totale

    Quando si dice il caso, il fato, il destino.
    
    Lei, una collega, libera professionista anch'essa, di 39 anni. La conosco da 7, è una bella donna, non super, ma femminile, dai fianchi larghi, il seno piccolo, ma con quel visino da porca che la sbatteresti ogni giorno.
    
    Nelle consulenze che spesso mi capita di farle, parliamo poi di molte cose liberamente.
    
    Siamo molto in confidenza. Lei sposata felicemente, mamma di due bimbi, suo marito il primo e unico uomo della sua vita, fedelissima.
    
    Di tanto in tanto la punzecchio, ma schiva "abilmente" i colpi e quindi non ho mai deciso di affondare il corteggiamento.
    
    Martedì pomeriggio, si l'altro ieri, mi arriva in ufficio, per raccontarmi come è andato il giuramento di una perizia che l'avevo aiutata a fare, arriva in un vestitino leggero, blu elettrico con gonna appena sopra al ginocchio e leggermente scollato (molto femminile)
    
    "sono elegante?!", mi dice con sorrisone, entrando dalla porta
    
    e io
    
    "molto sexy francy, molto sexy" stuzzico io, per vedere la reazione;
    
    "dai scemo" da lei, visibilmente compiaciuta del complimento e fa una mezza ruota su se stessa per farsi vedere.
    
    La gonna leggera si alza leggermente e si intravede la coscia e mi par di scorgere il nero dell'intimo (ma potrebbe essere stata un'illusione)
    
    "no no", ribatto io "lo sai che se non fossi così fedele, ti avrei già fatto la festa"
    
    fa una fragorosa risata, e si siede di fronte alla scrivania, incrociando difilato le gambe ribattendo ...
    ... "ma và la cosa vuoi fare che sono vecchia e per nulla bella"
    
    a quelle parole, che, mi sembravano quasi "sincere" ho colto come il suo bisogno di sentirsi apprezzata e desiderata alchè, 2 secondi di pazzia, senza rifletterci troppo tra me e me dico "adesso, o mai più"
    
    mi alzo,
    
    faccio il giro della scrivania,
    
    le arrivo da dietro,
    
    le prendo le spalle, e le piazzo un bacio sul collo, dando dei leggeri colpetti con la lingua;
    
    "oh, che fai" borbotta lei, ma poco convinta, indecisa se, rifiutare o accettare le avances, non troppo spinte, ma sicuramente audaci
    
    le mani si abbassano e una accarezza un seno da sopra il tessuto, l'altra invece entra dalla scollatura e scopre un capezzolo, liberandolo dal reggiseno; è un capello piccolo, molto duro le attenzioni stanno avendo l'effetto sperato, si sta rilassando scavalla le gambe, e le schiude, socchiude gli occhi e lascia che la mia lingua vaghi
    
    Mi dirigo verso la sua bocca, le lecco con maestria le labbra, e infilo la lingua, che presto incontra la sua, timida, indecisa, ma che via via si lascia trasportare.
    
    Mentre il bacio continua, e con la mano sinistra gli strizzo il capezzolo, con la destra slaccio i bottoni dei pantaloni tiro fuori l'uccello già indiscutibilmente duro e staccandomi dal suo viso, glielo presento davanti.
    
    lo afferra con una mano, mi guarda, e "non sono tanto brava io, non lo faccio spesso"
    
    faccio un sorriso, la accarezzo e prendo la sua testa dalla nuca e la faccio avvicinare al cazzo, ...
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