Malta (2)
Data: 11/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... sei caldo e morbido e che hai un culo favoloso!”.
“Anche il suo cazzo è… uff!... favoloso…”, mi complimento io, e Jean sembra capire senza che Robert traduca. Infatti, inizia a fottermi con più energia facendo scorrere l’asta nelle mie viscere per tutta la sua lunghezza.
D’un tratto, la estrae completamente e mi abbandona. “Non vuole venire ancora!”, mi fa Robert. “Vuole guardarti godere sotto i colpi di un altro cazzo, prima!”. E infatti, Kevin prende il posto del suo amico tra le mie cosce e mi precipita in corpo senza alcun rispetto. È più animalesco degli altri due e non gliene fotte un cazzo di quello che provo io. Sono solo un buco da riempire. Proiettato su di me e appoggiato sulle mani, mi svanga il budello con violenza. Io grido di dolore e di piacere insieme: un colpo più forte degli altri mi fa sollevare il busto e mi avvinghio a lui. Gli pianto le unghie nella schiena e il mio sguardo va oltre la sua spalla. Jean è dietro di lui che si gode la scena smanettandosi il cazzo, che sembra diventato duro come il marmo. Ha gli occhi sgranati e le labbra umide di bava.
Con uno strattone improvviso, Kevin si riappropria della sua mazza e sembra che insieme a quella si porti via anche un pezzo dei miei intestini. Mi infilo una mano tra le chiappe e stringo le cosce per smorzare il bruciore che mi sta straziando, ma Jean si fa di nuovo sotto, mi squarta, mi spinge via la mano e mi infilza per la seconda volta col suo palo. Bofonchia qualcosa e Robert è pronto a ...
... tradurre.
“Dice che sei bellissimo quando godi!”, e intanto mi fotte, con molta più delicatezza del suo compare. Pare che a lui piaccia sentire ogni centimetro del mio sfintere, anziché sbattermi senza ritegno per raggiungere il piacere. Questa alternanza di violenza e gentilezza mi piace: è come se Jean mi stuzzicasse e mi accendesse per preparare i muscoli del mio culo all’irruenza di Kevin. Dopo avermi scopato un po’, scivola lentamente fuori ed il mio anellino rimasto orfano di cazzo si apre e si chiude come se lo richiamasse indietro. È riuscito perfettamente nel suo compito: mi ha messo addosso un voglia pazzesca e sono più che pronto a ricevere ancora quel toro di Kevin.
E infatti, eccolo qui che si posiziona nuovamente tra le mie gambe, punta la nerchia al mio buco e, con un colpo secco di reni, mi sfonda.
“Merci, Jean! Merci!”, rantola rivolto al suo amico. Avevo proprio ragione: quei due lavorano in tandem. Kevin si rituffa sopra di me e riprende a montarmi come un toro monta la sua vacca. Ad ogni colpo di ventre contro le mie chiappe, le mie gambe volteggiano scomposte nell’aria e in tutto il mio corpo risuonano le mazzate che questo stallone sta inferendo alla mia prostata. Mentre Kevin continua a sbattermi avverto un improvviso svuotamento: sto rilasciando degli umori, ma lui non se ne accorge minimamente, tutto preso com’è dal suo esclusivo piacere. Io, invece, riesco a godermi di più il suo cazzo, dal momento che queste secrezioni lubrificano il mio ...