1. FOLLE LIBIDINE


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Anays, Fonte: RaccontiMilu

    ... dopo si avvicina, mi dice qualcosa in tedesco che non capisco, gli regalo un provocante sorriso, mi alzo e gesticolando gli faccio capire che vado a tuffarmi e mi avvio verso il mare girandomi un paio di volte a guardarlo come ad invitarlo a seguirmi. Corro sulla sabbia bollente e mi tuffo nell� acqua bassa e calda, anche lui si è tuffato quasi insieme a me, vado avanti mi fermo dove l�acqua mi arriva appena sopra i seni aspetto che si avvicini e inizio a schizzarlo scherzosamente, lo fa anche lui con tanta foga che involontariamente con la mano mi sfiora un capezzolo, io con un�espressine fra il corrucciato e il divertito fingo di scappare e senza farlo notare tiro il tanga in alto sul davanti in modo che il filo scenda un poco dalle natiche ed entri fra le carnose grandi labbra lasciandole scoperte, mi lascio andare in acqua nuotando nello stile rana, lui mi segue e nuota appena dietro di me quasi attaccato al mio culo ammirando lo spettacolo della mia topina nuda che sfoggio sfacciatamente nuotando in quello stile che mi obbliga ad aprire e richiudere ripetutamente le gambe, questa esibizione mi eccita forse tanto quanto lui. Sono stanca, mi fermo e poggio i piedi sulla rena, si ferma anche lui, è alle mie spalle e da dietro mi afferra i seni si attacca alla mia schiena mi sfiora il collo con le labbra e spingendo i fianchi sul mio culo mi fa sentire la sua erezione, mi lascio fare senza opporre resistenza anzi con le mie schiaccio le sue mani sui miei seni, diventa più ...
    ... audace mi strizza i capezzoli poi mentre mi sta mordicchiando l�orecchio porto le mie mani dietro la schiena le faccio entrare dall�alto nel suo costume e con entrambe afferro il suo turgido e ragguardevole cazzo, restiamo a stringere e muovere le mani ognuno sulla propria presa così per un po�, poi mi giro di fronte a lui e senza mollare con la mano destra la mia preda, con la sinistra gli abbasso il costume, gli libero il cazzo, sposto lateralmente il filo del mio tanga, mi afferro al suo collo, mi sollevo sulla punta dei piedi, spingo la mia lingua nella sua bocca, apro le gambe porto la figa sul dorso di quella dura verga e inizio a sfregaci sopra il mio clitoride con un lento e leggero movimento favorito dall�acqua, sono in paradiso. Lui per un po� subisce la mia iniziativa poi mi afferra le natiche mi solleva, avvinghio con le gambe i sui fianchi e mi lascio impalare abbandonandomi a quella gradevole e deliziosa penetrazione subacquea resa agevole dagli abbondanti umori che sto emettendo da parecchio tempo, mi impegno in un passionale sali-scendi, poi lascio il suo collo e mi adagio con la schiena sull�acqua lui mi tiene in alto sui fianchi e accelera il ritmo. Prima che eiaculi appoggio le mie gambe sul suo petto mi stacco con una spinta violenta che lo fa cadere in acqua e nuoto verso riva lasciandolo incredulo e stupito. Sono anch�io stupita dal mio gesto, non so cosa voglio so solo che così non mi va è poco, troppo poco, desidero qualcosa di più, qualcosa di più ...