1. Serena


    Data: 13/08/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Masturbazione Autore: MisAlys

    ... diceva, mentre al contempo affondava le dita nella carne morbida della tetta.Serena era in lacrime, spaventata, incapace adesso di reagire, vuoi per la stretta del ragazzo, vuoi per la semplice considerazione che non aveva scampo… Doveva assecondarlo… per forza… le carte in mano le aveva lui… carte che potevano distruggerle la vita…Assecondarlo… almeno per il momento, almeno fin quando fosse arrivato magari un cliente che avrebbe costretto Marco a fermarsi… o magari l’inizio del turno di Paola! Ecco, sì! A mezzogiorno sarebbe arrivata, e Marco senz’altro avrebbe interrotto quell’assurdità!!“Dicevo, troia, hai capito?”“S-sì…” bisbigliò lei, remissiva.“Ottimo” disse lui, permettendole di divincolarsi.Serena lo fissò… stupefatta di come quell’espressione di lui cambiasse così rapidamente….Adesso era tornata quella faccia sorridente del cazzo…“Come ti stavo dicendo, devi scusarmi un minuto. Mi attenderai qui, con le tue belle tettone al vento, e le mani sempre sulla testa…”“Ma… ma dove devi andare??” chiese lei, sconcertata.“Poco lontano… sistemo solo una cosa in negozio, e sono tutto per te, mia puttana…”Pronunciava le parole mentre lentamente riavvicina le dita al viso di lei…“Le mani…” sussurrò lui, e Serena non potè far altro che riassumere la posizione. Le dita di Marco intanto scendevano dal viso, che ostinatamente lei continuava a tenere voltato, al collo…I singhiozzi di Serena le scuotevano il corpo, mentre il tocco scendeva lungo il seno di sinistra… un tocco leggero… a ...
    ... scendere… verso il capezzolo, che lui strinse appena…Marco sorrise. Nonostante il tentativo di nasconderlo, Serena non era riuscita a nascondere il lieve sussulto generato da quel tocco…“Bene, pensò lui, ci sarà da divertirsi parecchio”.Le prese il broncetto tra due dita “Torno subito, mia puttana, mi raccomando, rimani in posizione, se non vuoi che io perda la mia gentilezza…”, e si girò, rientrando nel negozio, lasciandola lì, sconvolta e schoccata.Si trovava mezza nuda, alla mercè di un uomo che al suo confronto era un ragazzino, un ragazzino che si stava permettendo di… no! Voleva gridargli quanto schifo facesse, quanto gliela avrebbe fatta pagare…Ma…Nemmeno si azzardava ad abbassare le braccia. Questa era la realtà.Rimaneva lì, in piedi, niente maglia, niente reggiseno. Esposta, come gli era stato ordinato.Serena chiuse gli occhi… pensando a cosa potesse significare lo scoprire un tradimento da parte di suo marito… No! Sarebbe stato oltremodo terribile…Assecondare Marco… per ora, solo per ora… che giocasse per oggi, poi gliel’avrebbe fatta pagare…I suoi pensieri vennero interrotti dal rumore della serranda che si abbassava. Era fatta a griglia, chiudeva perfettamente, seppur lasciando completa visuale al pubblico che passava lungo il centro commerciale dell’interno del punto vendita.E Marco la stava chiudendo.Lacrime, che rigavano il viso di Serena.Nessuno ora poteva entrare a disturbare quello stronzo…. Ma Paola…. Sì, mezz’ora ancora, al massimo quaranta minuti e Paola ...