Serena
Data: 13/08/2018,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: MisAlys
... sarebbe arrivata, avrebbe riaperto, sicuramente, aveva le chiavi….Rumori.Di attaccapanni. Cosa faceva lo stronzo? Prendeva roba dall’esposizione?Perché?Marco ricomparì venti secondi dopo, un piccolo fagotto in mano, che appoggiò per terra.Sorrise guardando Serena, e ritrovandola nella posizione che le era stata imposta.“Brava puttana… vedo che cominci ad imparare… ma gli insegnamenti saranno lunghi…”Serena, alzò il viso di s**tto verso di lui.Che intendeva? Cosa voleva dire?Marco non le lasciò il tempo di pensare.“La saracinesca è abbassata ora, mia puttana, puoi spogliarti completamente.”Serena mosse le labbra… voleva obbiettare, dire qualcosa, ma ne uscì soltanto un balbettio…“co-co-cosa? Io…” tentò.“Nuda. Non penso sia molto diverso qui da una camera d’albergo con il tuo amante.”Parole come pugnalate che raggiungevano il segno.Non le rimase che rivolgergli uno sguardo implorante, ricambiato da un’occhiata ferma che confermava semplicemente l’ordine….Come poco prima, quando si era tolta il reggiseno, le mani tremavano mentre scossa dai tremiti Serena toglieva dapprima le scarpe, poi i pantaloni.Da implorante, il viso di Serena si fece avvilito, mentre osservava Marco ritto in piedi, braccia conserte, che in maniera assolutamente ferma attendeva che lei completasse l’operazione.Le mutandine scesero… un ultimo gesto del piede… e fu completamente nuda, una mano nell’altra, raccolte sul grembo.Marco le si fece vicino, prendendola nuovamente per i capelli, ma senza ...
... strattonarla, invitandola con fermezza ad alzare il capo verso di lui, senza causare dolore…E lei eseguì, tenendo gli occhi chiusi, stretti quasi a farle male… nuda… umiliata…. Le pareva quasi di poter escludere il mondo, tenendo gli occhi chiusi…Ma non era così… non mentre la mano di lui ricominciava a passare sul suo corpo…“La mia puttana cura bene la sua fighettina…” disse Marco, apprezzando la corta peluria tra le cosce di Serena, mentre la mano riprendevano possesso del capezzolo della donna.Lo rigirava piano, quasi con dolcezza e nel mentre bisbigliava all’orecchio di lei…“Ora inginocchiati…”“Non puoi… non puoi farmi… Ah!” fu il piccolo grido di Serena, quando il capezzolo venne stretto.Sortì l’effetto voluto.Sempre con la mano di lui tra i capelli, Serena piegò le ginocchia, fino a farle aderire al pavimento.La stretta le imponeva di alzare il capo, Marco le imponeva di guardarlo bene in viso.E Serena si ritrovò a fissare ancora quel dannato sorriso sulla faccia di lui.“Mia puttana, ora cominciano le lezioni un po più serie… mani dietro la schiena, per prima cosa.” Sentenziò.Serena si sentiva persa. E sconfitta.Si era detta di assecondare… ma… doveva uscirne, doveva tentare…Gli riuscì solo di implorare.“Non farmelo fare… Marco, ti scongiuro!” disse supplicando senza ritegno.Lui non si scompose, con la mano libera cercò nella cartelletta… un foglio in particolare.Cominciò a leggere “Ho voglia di incontrarti… anche ora, subito!”Serena inorridì. Spezzoni della chat… Stava leggendo ...