1. Il gioco del dottore... da grandi


    Data: 14/08/2018, Categorie: Etero Autore: leielui, Fonte: RaccontiMilu

    ... dal basso e salendo pian piano: la mia donna calzava delle scarpe con un tacco altissimo, non l�avevo mai vista così, lei sempre attenta più alla comodità che all�apparenza� Le gambe ben tornite sembravano non finire mai, aiutate anche dalla �spinta� delle scarpe, ed erano fasciate da un paio di calze di cui risaltava la balza in pizzo, completamente esposta.A coprirla solamente un camice medico, divisa d�ordinanza dovuta ai suoi studi, ma di sicuro non si trattava del suo: era almeno di due taglie più piccolo del necessario, e ed era sufficiente appena appena per renderla ancora più eccitante che se fosse stata nuda.Era piegata a 90 sul tavolo, e la posizione contribuiva a farle salire ancora più su il camice, scoprendole l�attaccatura delle natiche: riuscii a vedere anche un piccolo lembo di tessuto nero, segno di quello che portava sotto. Ad un tratto si rialzò e si girò verso di me, appoggiandosi al tavolo, incrociando le braccia sul seno e guardandomi con un�aria da porca che poche volte le avevo visto in volto� ebbe il potere di rendermi ancora più eccitato, e di farmi indurire l�uccello all�istante.Ora potevo gustarmela anche davanti, e la visione non aveva niente da invidiare a quella posteriore: le sue tette erano �innaturalmente� premute l�una contro l�altra,e lo spacco tra di loro era completamente in mostra, attraverso la scollatura del camice non abbottonato.Mi venne immediatamente voglia di prenderla e di cominciare a leccarle quelle bocce, ma la visione era ...
    ... di quelle che meritavano ancora un secondo di contemplazione. Un secondo, appunto, perché subito dopo si rigirò, mostrandomi di nuovo la sublime visione del suo formoso fondoschiena.LEIQuando lo sentii rientrare in camera, sorrisi pensando alla espressione di sorpresa che immaginavo dipingersi sul suo volto mentre mi guardava; rimasi ferma per qualche secondo, per permettergli di ammirarmi con calma, sperando di suscitare in lui la reazione che mi aspettavo.Poi mi girai e lo guardai negli occhi, con uno sguardo da maiala che mi venne naturale, tanto ero eccitata dalla situazione. Vidi i suoi occhi fissarsi sulle mie tette, guardarle come se stesse pensando di volerle mangiare in un sol boccone.Mi girai di nuovo verso il tavolo. E ora??? Cosa faccio??? Come continuo???Quando l�avevo guardato, avevo notato la potente erezione che traspariva dai pantaloni della tuta di lui. La cosa eccitò anche me e mi diede lo spunto per andare avanti.�Allora, lei &egrave il Sig. S., giusto?� dissi, mentre puntavo il dito su un foglio che nella mia immaginazione rappresentava l�elenco delle prenotazioni del medico che stavo incarnando.Lo sentii pronunciare un sì attraverso un sorriso.Continuai a far scorrere il dito su delle scritte che vedevo solo io.�E ha richiesto una visita perché� ha il cazzo sempre in tiro. E� sempre voglia di fica. Dico bene?� gli chiesi voltandomi quanto bastava per vedere la sua reazione. Lui annuì continuando a sorridere.�Molto bene, allora, si sieda�� lo invitai, ...
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