1. Capovolgere la circostanza


    Data: 15/08/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io ero stata giudiziosa, previdente e particolarmente riflessiva, perciò adesso me ne rallegravo spensieratamente consolandomi, in quanto lui aveva appena varcato la porta:�Quanto tempo &egrave passato, che bello però poterti rivedere�.Il suo braccio intorno alla vita era negligentemente scivolato sui fianchi e aveva sfiorato sventatamente appena le chiappe, che di certo non coprivano la loro modestia sotto il delicato panno di quel vestito dal colore grigio attillato molto simile a una seconda cute. Un gesto cauto e guardingo azzarderei affermare, eppure talmente astuto e lesto per avvallare confermando in conclusione e fugando, se ci fossero stati semmai dei dubbi, per l�orientamento e per la propensione decisiva della serata per quel duttile tocco, visto che avrebbe dovuto accendere di desiderio la mia pelle già irruente dalla voglia delle sue mani:�Come vedi, ho indossato l�abito che avevo nella prima occasione che ci siamo incontrati, non so però se ci hai fatto caso�.�Sì, certo, mi &egrave balzato subito agli occhi, ti sta infatti a meraviglia�.L�aria compiaciuta e apertamente congratulata era innegabile di tutti e due. Lui nel frattempo s�accomodò sul canap&egrave come se fosse la sua abituale dipendenza con la sua naturale mania, come se albergasse nella sua indisturbata dimora, dato che aveva impresso quell�atteggiamento naturale quatto quatto e spensierato, di chi voleva godersi pienamente il piacere gustandosi ogni sapore che la vita gli regalava.�Vuoi che ti ...
    ... prepari un caff&egrave?� - esordì lui in modo gioviale e premuroso.Io per l�occasione mi muovevo per la stanza fra la sala e la piccola cucina dirigendomi verso l�armadio per agguantare le tazzine, i piattini e poi il vassoio il tutto compiuto di fronte alla sua occhiata, perché sapevo concretamente d�essere nel fulcro del suo interesse. Di questo andare, invero, io alternavo un passo dopo l�altro collocando abilmente il portavivande nei suoi paraggi, laddove l�indumento astutamente e maliziosamente orientato si sollevava sulle cosce e moderatamente sui fianchi, quasi all�altezza del pizzo delle calze autoreggenti tra l�altro molto velate. Io dovevo ancora preparare il caff&egrave, però nell�espressione e nei movimenti c�era come un�accurata danza dei preliminari, come per rimandare opportunamente l�attesa, rinviando un piacere indubbio che sarebbe arrivato da un momento all�altro. Tutti questi erano allestimenti a tal punto fiacchi e inefficaci, per chi aveva già quel desiderio smanioso di possedere l�altro. Io mi sistemai perciò vicino a lui aspettando l�arrivo del caff&egrave. Lui odorava di buono, la sua pelle era la cosa più gustosa che avessi assaggiato da un po� di tempo a questa parte, come qualcosa di delizioso e di soave d�assaporare e da gustare appieno.�Adesso ti preparo il caff&egrave�.Il canap&egrave m�impediva però di muovermi, perché mentre parlava e mi raccontava quello che nel frattempo era accaduto alla sua vita, io non pensavo ad altro che al momento in cui ...
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