1. Prima la mamma, poi la figlia (2^ puntata)


    Data: 15/08/2018, Categorie: Etero Autore: maturomaprestante, Fonte: Annunci69

    Anna e sua figlia si trasferirono, da me, nel pomeriggio stesso di quel sabato.
    
    Non avevano molti bagagli e si fece in fretta a sistemare ogni cosa.
    
    Sara, la figlia di Anna, era una gran bella ragazza di quasi 18 anni; alta, capelli nerissimi, lisci e lunghi che le arrivavano a sfiorare il pregevole culo.
    
    Non era truccata e neppure aveva tatuaggi o piercing.
    
    Aveva due tette prorompenti che non avevano il sostegno di alcun reggiseno … lo si intuiva da inconfondibili indizi forniti dalla maglietta aderente …
    
    Sistemate le cose, proposi alle due donne di andarci a mangiare una pizza, ma loro, molto carinamente, dissero che, per ringraziarmi dell’ospitalità, avrebbero confezionato una cenetta con le loro mani.
    
    E fu, davvero, una bella cena (mancavano le candele, ma promisi di provvedere in futuro).
    
    Poi giocammo un po’ a Monopoli e, verso le 23, decidemmo di andare a dormire.
    
    Sara preparò il suo giaciglio sul divano, poi, mentre io ed Anna ci preparavamo a ritirarci in camera da letto, ci salutò, dandoci il bacio della buonanotte.
    
    Sembravamo una vera famigliola.
    
    La nostra camera da letto era attigua al bagno, sicché, io chiesi ad Anna se preferiva andarci prima lei o se lasciava a me la doccia.
    
    “Perché? … Non possiamo fare la doccia assieme?”
    
    Più che una domanda era un invito che io accettai molto volentieri.
    
    Ci spogliammo in fretta ed entrammo nel box doccia e, siccome io ero, ovviamente eccitato, Anna ne approfittò per succhiarmi un po’ il ...
    ... cazzo, tra un’insaponata e l’altra.
    
    Uscimmo e ci asciugammo a vicenda ed entrammo nel letto dove ci abbandonammo ai nostri istinti.
    
    Come accadde al mattino in ufficio, le nostre lingue si attorcigliarono affamate, mentre le nostre mani accarezzavano, bramose, i nostri corpi, vicendevolmente.
    
    “Dammelo, … Lo voglio dentro!” mi rantolò in un orecchio Anna.
    
    Le fui sopra e dentro in un baleno e cominciai a muovermi con sempre maggiore vigore finché non giungemmo contemporaneamente ad un orgasmo eccezionale.
    
    Poi, dopo un attimo, giacemmo, stremati, l’uno di fianco all’altra.
    
    Mentre Anna, di tanto in tanto, era ancora scossa da brividi di piacere ed io l’accarezzavo, le sussurrai, sorridendo “Dovrò ringraziare tuo marito!”.
    
    “Come?” mi domandò, stupita, lei.
    
    “Beh - risposi - se non avesse messo le corna ora non ti avrei nel mio letto. Fra lui e me, chi ci ha guadagnato sono senz’altro io!”.
    
    Non le lasciai il tempo di ribattere perché le chiusi la bocca con un bacio profondo.
    
    Ci svegliammo che erano le undici passate (tanto era domenica …!) e, dopo aver provveduto alle abluzioni mattutine, in pigiama andammo in salotto, per vedere se Sara avesse riposato bene.
    
    Era seduta in una poltrona e stava leggendo un libro; appena ci vide, si alzò, ci corse incontro e ci abbracciò “Ben svegliati, dormiglioni! - poi, maliziosa, aggiunse - Ieri sera avete gozzovigliato non poco eh?”.
    
    Ridemmo un po’ imbarazzati, ma, tutto sommato, felici di stare insieme tutti e ...
«12»