1. Non sono bella però 2


    Data: 15/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Rosa

    ... dici, non è comodo? Mi volevi così?" "Mmm! Si". Per ogni eventualità indosso un soprabito di colore verde oliva. Sembra che non arriviamo mai e più volte gli chiedo dove siamo diretti. "Che vuoi fare la puttana in paese? Calmati stiamo arrivando" Sono quasi preoccupata; calcolo che abbiamo percorso una cinquantina di chilometri, ma ecco che rallenta e imbocca una stradina laterale seminascosta da canneti e macchia mediterranea. Costeggiamo un fiume e immagino dove siamo. Percorriamo circa mezzo chilometro e arriviamo in uno spiazzo, sempre circondato da canneti, creato quasi appositamente. "Ma che facciamo qua? Come lo conosci questo posto? Che brutto! Ho paura" dico timorosa. Mi dice che è un posto tranquillo e che mi vuole scopare qua. Sono sbalordita e a bocca aperta. "Scusa ma non potevamo stare comodamente a casa nostra?" Evidentemente no. In un primo momento penso che tutta questa faccenda è una grande cazzata messa in atto non so per quale motivo. Per farmi spaventare? O per tastarmi veramente? Poi penso che forse era tutto organizzato. Quando? Intanto prende a toccarmi e a baciarmi. Non mi dispiace, mi eccito e rispondo alle sue slinguate. Mi dice di togliermi il soprabito; lo faccio buttandolo dietro e ricominciamo, io vogliosa, lui con un po di apprensione. E' come quando eravamo fidanzati e mi lascio andare fino a quando vedo avvicinare un uomo. "C'è gente. Andiamo via" dico. Mi dice di non preoccuparmi perché questo è solo uno a cui piace guardare. "Che deve ...
    ... guardare? Andiamo. Mi spavento" "Noo, guarda che bonaccione!" Abbassa il finestrino, si china, venedo quasi su di me perché quello è dalla mia parte, e lo chiama. "Ma che sei pazzo?" Il tizio si avvicina. E' un tipo tarchiato che se non ha 60 anni poco ci manca. "Che vieni qua per guardare le belle fiche?" gli chiede. Il tizio si sente quasi imbarazzato e più in dialetto che in italiano dice: "Ehe si, ognuno ha i propri vizi per provare piacere". Ho il vestito leggermente su e cerco di sistemarlo. Mio marito mi ferma e mi dice di fargliele guardare. Ho un gesto di stizza e il tizio quasi mi supplica. "A signo per un pezzettino di coscia? fammi eccitare". Mio marito porta il vestito leggermente più su, ma leggermente più su vuol dire fare vedere al tizio la mia carne nuda oltre le calze. "Ti piacciono i cosci di mia moglie? Ti fannu eccitare?" "Minchia se mi piaciunu" dice toccandosi la patta. Improvvisamente vedo tutto con un altro occhio: Oltre al fatto che la mano di mio marito, facendosi strada fra le mie cosce aveva raggiunto le mie mutandine dicendomi: Minchia Ro però bagnata sei, provo piacere a solo pensare quel tizio prova piacere a solo guardarmi e toccandosi la patta. Penso pure che tutto sommato poteva essere in preventivo, anche se non proprio in questo modo. Insomma, non è una situazione da niente; si ci mette pure mio marito che, a me dice di guardarlo come se lo tocca e lui chiedeva cosa ne pensasse di me e che se voleva poteva toccarmi. Non se lo fece dire due ...