1. La collega di mia moglie


    Data: 16/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Adriano0112

    ... chiede cosa ricordassi. Io le risposi che ricordavo poco se non i suoi piedi e le sue gambe sopra di me per il massaggio che mi creò un imbarazzante REAZIONE....che lei ridendo cambiò subito in EREZIONE. Bene stavo cominciando quel bel gioco ma la collega stava prendendomi in contropiede? Non importa. Ero eccitato e il cazzo, ora lo chiamo cosi, era cosi duro che era uscito dai boxer e urtava forte contro la cintura dei pantaloni e dovetti spostarlo. Gabriella mentre parlava, si mordicchiava le labbra e ondulava con la poltroncina e poi accavallava spesso le gambe come se stesse cercando di massaggiarsi in mezzo a quelle candide leve. Anzi faceva proprio quello infatti aveva le gote rosse e il suo respiro era affannoso. Cominciò a raccontare di ricordare i miei massaggi e poi che quando si girò per i polpacci io, salendo su per le cosce, sfiorai le natiche e dicendole che nessuno poteva sapere cosa stesse succedendo lei mi chiese di continuare e non smettere e di non preoccuparmi più ... in quel momento eravamo noi due...soli... Quindi il massaggio diventò intenso e quando inarcò la schiena vidi il suo culo e la sua fica che avevano bagnato gli slip ...rossi...dicendole questo lei ricorda di un bacio e niente più... Mi prega di continuare. Allora capì che forse a causa del vino credeva di avere tradito il marito con me. Si sentiva in colpa ma le era piaciuto e le piaceva parlare con me. Allora cominciai fantasticando dicendole che appena si fece toccare le spostai le ...
    ... mutandine bagnate e col pollice la stimolai prima la fichetta e coi suoi liquidi lubrificavo il culetto. Quindi con il pollce le masturbavo il culo e con le due dita la fica. Mi rispose che ora che se lo sente dire comincia a ricordare e mentre me lo ribadisce la sua gamba destra sfrega su e giù la sinistra accavallata per godere. E poi? Chiese vogliosa. Cominciai a farmi pregare perché me ne vergognavo. Dopo un po' resistenza continuai. Ci eravamo ormai lasciati andare tu più di me in quanto appena mi chedesti di infilarti il terzo dito avesti un orgasmo il cui grido provocato lo soffocasti sul cuscino lasciandolo pieno di saliva. Ormai eri una produttrice di liquidi. Quindi mi sdraiai accanto e ti chiesi se potevamo addormentarci così ma tu ti avvicinasti al mio cazzo vogliosa e affamata e hai cominciato a succhiarlo e leccarlo in tutta la sua lunghezza e larghezza. Ricordi almeno com'è fatto? Le chiesi. E lei rispose ricordo solo quando...e si fermò...divento rossa e quasi si mise a piangere...io le chiesi cosa fosse successo...dopo un po' mi rispose...sono appena venuta! In ufficio? Scoppiammo a ridere e le promisi di raccontarle il seguito dopo. Tornai a casa, salutai mia moglie e scappai a fare una doccia. Appena misi a ricordare Gabriella e quello che faceva con le sue gambe mi feci la sega più bella della mia vita. Venni in poco tempo e inondai il box. Uscito daĺla doccia notai che i bollenti spiriti erano per il momento assopiti. Questa era la strada per non tradire ...