1. Quel bel culetto da sverginare tutto per me


    Data: 17/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: violettaselvaggia, Fonte: Annunci69

    La signora Gina –un pò su con gli anni ma ancora affascinante e mia vicina di casa, a volte disponibile ad allietare la mia solitudine anche con qualche performance erotica: pompini meravigliosi con conseguenti scopate e lunghe leccate della sua ancora vogliosa passerina- era in compagnia di un ragazzo bellissimo. Troppo bello per essere maschio. Me lo ha subito presentato: “mio nipote Patrizio. Vive in Germania, fa danza. E’ ancora agli inizi. Ha ventidueanni. Bello, no? ” Patrizio mi fissa intensamente, ha uno sguardo dolce e languido. Mi porge la mano,faccio altrettanto. Una stretta forte quella che mi dà accompagnandola da un sorriso irresistibile che mette in risalto la sua bocca con labbra sensuali. Mi è piaciuto da morire. Mi viene spontaneo dirgli: “hai un fisico perfetto per fare il ballerino. Chissà quante ragazze ai tuoi piedi.” Arrossisce, si schernisce: “Ragazze! Ho altro per la testa.
    
    La danza, prima di ogni cosa.” Ancora una stretta di mano e il contatto con Patrizio mi procura uno strano brivido. La stretta di mano si prolunga. Ho una strana sensazione: non gli sono indifferente. Chissà! Saluto anche la signora Gina con il classico: “ A disposizione per qualsiasi cosa. Patrizio se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi.” Quell’incontro e soprattutto la bella figura di Patrizio con il suo fisico asciutto, gambe lunghe, viso ovale, un incedere che mette in risalto le sue forme e soprattutto il suo sederino ben fatto, mi ha turbato. Poter incontrare ...
    ... Patrizio, da soli, è diventato un chiodo fisso. L’ho pure sognato mentre balla. Son trascorsi alcuni giorni, ho cercato di razionalizzare i suoi orari ma la zia Gina non lo molla un istante. Li ho visti parlare con Bramante, un altro inquilino – so per certo che si porta a letto Vanni il figlio della portiera- e ho avuto un moto di stizza. Non c’è stato dal nostro primo incontro, giorno in cui il mio pensiero non è andato a Patrizio. Ha risvegliato in me il desiderio di certi incontri. L’altra sera la meravigliosa sorpresa. Una inaspettata scampanellata al citofono. Rispondo. Mi giunge la voce dolce e suadente,mi sembra quella di Geraldina, mia nipote. Invece: “sono Pat, il nipote della Gina. E’ solo in casa? La disturbo?” Un nodo alla gola.pigio il pulsante e dico soltanto “si, anzi no. Certo sali.” Scandisco gli attimi della corsa dell’ascensore. La porta automatica si apre la figura di Patrizio appare in tutta la sua bellezza. Mi sorride mentre entra. Chiudo la porta. Il saluto non si limita alla sola stretta di mano ma ci sentiamo attratti. Un bacio guancia a guancia. “Le devo chiedere un favore. “Mia zia è partita per alcuni giorni. Un pellegrinaggio. Ho appena ricevuto un cd con il video dell’ultima esibizione. Ho una voglia di visionarlo. Sicuramente lei ha un computer.” “Certo! Sono veramente felice che tu abbia pensato di venire da me.” Con una punta di astiosa ironia aggiungo “grazie per avermi preferito al signor Bramante.” Patrizio di rimando: “mi è antipatico. La sue ...
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