1. Il mio primo master


    Data: 17/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: nefertari72, Fonte: EroticiRacconti

    Avevamo stabilito di incontrarci a casa mia un pomeriggio, visto che potevo essere sola e lui aveva detto che sarei stata più a mio agio a fare la prima seduta della mia vita in un luogo che mi avrebbe dato più sicurezza. Due giorni prima dell’incontro era passato velocemente da casa mia per vedere l'appartamento ed organizzarsi meglio. Il giorno prima della seduta mi mandò una mail dove mi diede istruzioni precise: avrei dovuto aspettarlo in cucina, nuda e con i capelli legati, a quattro zampe sul pavimento... con la testa bassa e mi specificò che non avrei potuto alzarmi né guardarlo finché non me lo avesse permesso lui. Inoltre vi era scritto che avrei dovuto depilarmi completamente il sesso, Due ore prima dell'incontro, mentre mi trovavo ancora al lavoro, mi inviò un sms con un ordine dell’ultimo minuto dicendomi che visto che ero una cagna, avrei dovuto trovare qualcosa che mi facesse da coda e dovevo infilarmela nel culetto prima che lui arrivasse. Io ero nervosissima , perché non avevo idea di cosa mi avrebbe fatto. Mi fidavo di lui però, perché era a conoscenza del fatto che per me sarebbe stata la prima volta e, come io avevo accettato che lui diventasse il mio Master, lui aveva accettato di aiutarmi a diventare una vera schiava. Non era stato necessario parlare di limiti particolari, eravamo d’accordo di praticare un bdsm soft e che sarebbe stato compito suo, capire quali fossero i miei limiti imparando a conoscermi procedendo con calma. Quindi ero certa non mi ...
    ... avrebbe fatto del male, ma ciò non mi impediva di sentirmi come se stessi per sostenere un esame. Per l’agitazione non pranzai nemmeno e, trovato un cordoncino nero di cotone in un cassetto, ne tagliai circa 20 centimetri e dopo averlo bagnato con la saliva provai ad infilarmelo nel buchetto per vedere se come coda avrebbe funzionato senza darmi troppo fastidio. Nell’sms il mio Padrone aveva scritto che se la coda mi fosse caduta mentre lui era con me, mi avrebbe punita subito. Verso l’ora prestabilita mi spogliai completamente e infilai nel buchetto il pezzo di cordoncino, assicurandomi che una buona parte rimanesse dentro di me e l’altra parte penzolasse fuori come coda. Indossai l’accappatoio e attesi il suo sms di avviso che sarebbe arrivato. Avevo il cuore in gola. Lasciai la porta di casa accostata per lui e quando arrivò il messaggio il respiro mi si fermò in gola. Quando lo sentii salire le scale tolsi l'accappatoio e mi misi in posizione, carponi sul pavimento. Avevo le mani sudate e la salivazione a zero. Lui entrò in cucina, lo sentii posare la sacca sul tavolo e poi lentamente mi girò attorno. Probabilmente la mia rudimentale coda lo aveva soddisfatto, perché non disse nulla. Prese una ciotola dalla mia credenza e la riempì d’acqua, me la mise sotto il viso. Si accovacciò di fronte a me e mi allaciò al collo un collare di cuoio con un grosso anello sul davanti. Io, ubbidiente, continuavo a non guardarlo, tenendo gli occhi sulla ciotola sotto di me. Per la prima volta ...
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