1. Quando sbroccano… (parte quarta)


    Data: 17/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Giorgio_2013, Fonte: Annunci69

    (... continua la fantasia...)
    
    Non resistetti oltre. La fermai. L’alzai e la stesi sul letto. Salii e mi posizionai tra le sue cosce. Con una spinta ero dentro e la pompavo pesante e forsennatamente. Rosy godeva e gemeva stridulamente. Continuammo così ancora per un po’.
    
    Lo sfilai e inarcando la schiena andai a succhiare le sue pere. Poi scesi a leccare voracemente la sua figa oscenamente divaricata.
    
    Ora l’invitai a montarmi a cosce larghe. Rosy lo fece. Vidi sparire il mio cazzo, prima la cappella e poi l’asta, tutto dentro di lei, che appoggiandosi al mio petto con le mani iniziò a salire e a scendere velocemente cavalcandomi.
    
    Continuammo così fino a che esplodemmo di piacere insieme, Rosy che mi unse di umori biancastri per tutta la lunghezza del gazzo, io che gli schizzai nell’antro della sua figa. Rosy crollò su di me e poi scivolò di fianco a me. Fu così che poi vidi il mio sperma uscire dalla sua figa e scivolare tra le chiappe e le cosce…
    
    Ci riposammo esausti.
    
    Quando ci sentimmo riavere, chiesi a Rosy di succhiarmelo per rialzarlo. Lei esegui languida ed affamata fino ad ottenere la sua erezione.
    
    La girai mettendola a pecorina. Misi la mia cappella sulla rosa scura del suo culo e l’avvicinai al suo buco. Spinsi lentamente facendo scivolare la cappella all’interno, godendomi il contatto con la sua carne. Lo spinsi fino a metà tra i suoi gemiti e le sue voglie.
    
    Lo ritrassi tutto. Ripetei l’operazione ancora cinque o sei volte, mentre Rosy lo ...
    ... reclamava tutto…
    
    A questo punto riportai la cappella ad entrare lentamente nel suo buco del culo e, quando vidi la corona scura scomparire, con un colpo secco, spingendo con tutto il mio peso, lo infilai fino alla radice.
    
    Rosy inarcò la schiena emettendo un gorgoglio che era un grido muto.
    
    Lo ritrassi per metà poi lo rispinsi tutto fino a sbattere il mio pube sul suo culo.
    
    Salii su di lei per una monta animalesca, che iniziò selvaggia in un andirivieni mozzafiato.
    
    Mi calmai per un po’. Poi ricominciai. Poi mi fermai a coccolare la troietta nel suo piagnisteo di godimento.
    
    Fu così che Rosy mi ordinò di tornare a scopargli il culo, a sbatterglielo tutto dentro. E così feci tra i suoi grugniti bagnati da lacrime di godimento.
    
    In questa posizione e animalescamente sborrai riempiendo il suo culo con il mio sperma. Quando finii di ansimare appoggiato al suo corpo, mi sollevai sfilandoglielo, lasciando così in mostra il suo buco del culo largo, pulsante e violaceo, da cui intravedo un biancore denso.
    
    Mi sdraiai per primo; Rosy mi cadde addosso baciandomi lascivamente. Ci riposammo, in un meritato riposo!
    
    Prima di andarcene ci pulimmo, ma mentre eravamo in bagno chiesi a Rosy di farmi un pompino, perché volevo sborrargli in bocca.
    
    Lei eseguì remissiva e compiacente.
    
    Lo prese in bocca, lo scappellò con le mani e lo riattizzò.
    
    Iniziò a pompare, dolcemente, freneticamente, famelicamente a seconda dei momenti. Da parte mia accompagnavo il movimento della ...
«123»