1. Quando sbroccano… (parte quarta)


    Data: 17/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Giorgio_2013

    ... sua testa con le mani, accarezzandola, dandogli il ritmo o costringendola a prenderlo tutto in bocca e godendo di questo possesso.
    
    Arrivò la sborrata, l’ultima della serata. La sentii salire dalle palle, impossessarsi dell’asta che la spingeva verso l’uscita dalla cappella. I primi fiotti arrivarono alla bocca di Rosy, poi tra il naso e gli occhi, poi tra la bocca e il mento… Sfinito e libero dalla presa di Rosy, barcollai all’indietro appoggiandomi al lavandino, mentre i nostri visi ansanti si cercavano per vedere il risultato: l’espressione di godimento sul mio, l’espressione da troia riempita di sborra su quello di Rosy…
    
    Finii così la serata.
    
    Ma non la mia fantasia!
    
    La settimana successiva ricevetti una chiamata furtiva da Laura, che mi disse che voleva essere scopata da me. Che non era giusto che solo Rosy godesse di me. L’occasione era il successivo mercoledì dopo il lavoro: il suo Gianmarco era via in trasferta; i genitori di Rosy erano via (non poteva usare casa sua, lì c’era anche sua madre…). Gli disi che andava bene. Laura mi disse che avrei dovuto scopare solo lei, che Rosy avrebbe solo guardato ed era d’accordo. Le chiesi se voleva essere presa con forza, come io avevo preso Rosy in motel. La sua risposta fu un lapidario sì.
    
    Arrivò mercoledì. Andai a casa di Rosy. Entrai, era ancora sola. Una veloce limonata, una palpata completa del suo corpo e suonò il campanello. Era Laura.
    
    Entrò decisa. Pantacollant neri, pile e uno sguardo da mogliettina ...
    ... in calore. Salutò Rosy e con un sorriso venne verso di me. Stampò la sua bocca sulla mia, mi infilò e frullò la lingua velocemente. Mi disse che non aveva molto tempo, sua madre rompeva e più tardi avrebbe chiamato Gianmarco.
    
    Le presi la mano e la trascinai verso un tavolo. La feci piegare, appoggiarsi con le braccia al tavolo. Le fui dietro e con decisione, afferrati i lembi dei pantacollant e delle mutande, le tirai giù tutto lasciandola nuda dalla cintola in giù.
    
    Che spettacolo il culo semi aperto, la sagoma della sua figa pelosa che si stagliava in quella posizione. Mi abbassai e inizio a leccargli la figa perché si lubrificasse. Passai la lingua anche sul suo buco del culo, perché mi era venuta anche una “mezza idea”...
    
    Mi alzai. Osservai Laura ansimare di piacere in quella posizione, con i pantacollant alle caviglie, il pelo e le chiappe umide della mia saliva. Mi girai a guardare Rosy che calatasi i pantaloni si stava sditalinando appoggiata al muro.
    
    Slacciai i calzoni e meli calai. Feci così anche con i boxer… Il cazzo svettava. Ordinai a Rosy di insalivarmi la cappella, mentre Laura protestava. Gli spiegai che era solo per lei, per non penetrarla con il cazzo a secco. Lavoretto che fu eseguito a meraviglia da Rosy, che tornò ad appoggiarsi al muro e a sbrodolarsi le dita.
    
    Mi girai, mi posizionai dietro a Laura e… lo spinsi con tutte le mie forze nell’antro della sua figa dopo averlo abboccato all’ingresso.
    
    Laura emise un semi urletto. Gemette e si ...