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La storia di Anna
Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti
... specchio, in modo che fosse ben visibile il cazzo che entrava ed usciva dalla mia bocca fino a quando si liberò e mi fece ingoiare tutto il suo seme. Seguitò a scoparmi la bocca sino a quando il suo membro non raggiunse dimensioni e durezza idonea alla successiva posizione. Mi fece appoggiare con le mani sullo specchio e da dietro comincio a scoparmi sia nella figa che nel culo sempre più infoiato ed io mugolavo di piacere e credo di aver inzuppato dei miei umori il bel tappeto persiano che avevamo sotto i piedi. Al culmine del piacere, sfilò il suo uccello dal mio culo e venne sullo specchio, salvo poi costringermi a leccare il suo sperma che lentamente scivolava verso il basso. Durante quell'operazione mi parve di sentire un sospiro che non era né il mio né del Giovi, ma che mi sembrò arrivasse da dietro lo specchio; ma ero talmente eccitata che, al momento non ci pensai più, e continuai a leccare ed ingoiare sino a quando lo specchio non ritornò pulito. “Bravissima Anna, non sai quanto mi fai felice, disse il Giovi con la voce rotta dal piacere, hai diritto ad un premio che fra pochi giorni ti verrà dato!” Un premio, non c'era proprio bisogno perchè quella pratica mi era piaciuta ed ero pronta a ripeterla.” Non ...
... riuscivo a stare fermo nella poltrona perché il mio cazzo cercava di uscire dalle mutande e spingeva sulla patta: quei racconti erano una tortura e lo dissi senza mezzi termini: Anna si alzò sollevandosi la gonna fino alle anche si accucciò davanti a me e mentre con una mano si accarezzava la figa con l'altra mi aprì la patta e liberò il mio uccello che svettò con la sua cappella lucida: la fece sparire immediatamente nella sua bocca e sentii la lingua che si muoveva sapientemente sul mio glande; tolse il cazzo e lo sostituì con le sue dita che poi mi infilò in bocca in modo che assaporassi il suo sapore e al contempo rituffandosi, affamata, sul mio pene e con due sapienti leccate mi fece sborrare nella sua bocca, che si riempì del mio seme vischioso: aprì la bocca e mi fece vedere quanto fosse piena e poi di colpo inghiottì tutto. Ero quasi pronto di nuovo ma lei si alzò si abbassò la gonna e mi invitò con gentilezza ad uscire dandomi appuntamento in campo neutro perchè, mi disse, che ancora non era pronta ad avere una storia con me ed a prendere l'atto di poco primo come un regalo fine a se stesso. Abbassai lo sguardo e mi avviai alla porta dove Anna mi salutò con il solito casro bacio sulla guancia e “ sempre amici vero ?”.