1. Sul 58


    Data: 18/08/2018, Categorie: Masturbazione Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... ma non lo faceva con lo stesso divertimento di sempre, lo sguardo vagava nel vuoto e le tornava continuamente in mente la bella faccia impassibile del tipo del pullman. Tutto sommato le attenzioni che lui le aveva rivolto poco prima, ora non le sembravano poi così offensive. Fosse stata un cesso di sicuro lui non si sarebbe appoggiato in quel modo, e se fosse stato lui ad essere un cesso ora non lo ricorderebbe quasi rimpiangendo di essere saltata giù alla prima fermata utile. Mise velocemente i piatti in lavastoviglie e si spostò sul divano in soggiorno. Tirò su le gambe e si acciambellò tra i comodi cuscini, il libro di storia aperto in grembo e la tv accesa su uno di quegli stupidi programmi pomeridiani. Ma ne il libro ne la televisione riuscivano ad avere la sua attenzione, solo una cosa le tornava continuamente in mente, la faccia del tipo. E non solo la faccia, le sembrava di sentire ancora quella calda pressione che le si insinuava tra le natiche. Senza che se ne accorgesse, la sua mano destra si era infilata sotto la maglietta leggera e aveva cominciato a giocherellare con il ciondolo di pomellato che portava tra i seni, lo accarezzava e lo faceva ruotare tra le dita soprappensiero mordicchiandosi al contempo il labbro inferiore. Non si immaginava una scena particolare, le bastava avere davanti agli occhi la faccia dello sconosciuto, la sua espressione indefinita mentre le premeva col membro rigido contro il fondoschiena. Le sue dita si spostarono lungo la dolce ...
    ... curva del piccolo seno sfiorando un capezzolo. Questi rispose immediatamente indurendosi ma lei sempre sovrappensiero non se ne accorse quasi. Come fosse mossa da una volontà propria, la mano proseguì la sua esplorazione portandosi verso il basso, lungo il ventre, fino ad arrivare all’orlo inferiore dei pantaloncini, da lì proseguì lungo l’interno coscia e si mise ad accarezzare quasi distrattamente le sue parti intime attraverso il leggero tessuto delle mutandine. Non paga di quel contatto indiretto infilò la mano sotto l’orlo e raggiunse il sesso. La sua vagina era pronta e ricettiva, le piccole labbra al tocco leggero delle dita si aprirono come i petali di una rosa sotto il caldo sole di maggio, pronta a condividere il dolce nettare con tutti gli insetti che vi si fossero posati sopra. Ora la mente di Marzia non vagava più senza meta, mentre le sue dita si muovevano delicatamente lungo il sesso lei immaginava che lui fosse dietro di lei e che le mani che la toccavano fossero le sue. Abbandonò la testa all’indietro sullo schienale del divano e si lasciò andare. Le dita dello sconosciuto ci sapevano fare, si muovevano in piccoli cerchi premendo nei punti giusti e nel modo giusto. Il respiro accelerò, le guance erano in fiamme, cominciò ad ansimare, lui era sempre dietro di lei, poteva chiaramente sentire il suo membro premerle contro il sedere, le baciava il collo da dietro, con una mano le torturava un capezzolo con indice e medio dell’altra premeva sempre più forte sulla sua ...