1. Montecalvario blues: "videosorveglianza"


    Data: 18/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: renart

    ... le palle, sigaro fumante penzoloni tra le labbra, occhio acquoso e mezzo addormentato ipnotizzato sul video lattiginoso che gli rimanda l’immagine delle macchine parcheggiate nell’autorimessa. Sta lì per prendere sonno, quando il rumore di un motore che sgasa proprio sotto la telecamera lo scuote.
    
    L’auto parcheggia nel suo lotto riservato e ne scende la sig.ra De Rosa seguita da un uomo. Gran tocco di femmina la sig.ra De Rosa, pensa Vito, stropicciandosi gli occhi nel momento in cui i due cominciano a togliersi rapidamente i vestiti e le bocce bianche e sode della donna esplodono nel loro biancore, rischiarando la penombra fuligginosa del garage. Stanno per cominciare l’ineluttabile, quando la macchina dell’avv. Cabasissi parcheggia una decina di metri da loro. I due amanti si genuflettono rapidamente rivestendosi. Scampato il pericolo di essere sorpresi in flagrante, riprendono a maneggiarsi più infoiati di prima. Lei scivola, forse la scarpa o ha bevuto un po’ troppo e, prona sul cofano ancora tiepido, gli offre il culo. Lui, ben piazzato, raccoglie immediatamente l’invito, impugna con la destra il cazzo bello duro e con la sinistra si tiene su la maglietta, mentre comincia a stantuffarla di buona lena. Hanno qualche impaccio con le mutande di lei, e nello sfilarle la donna si ritrova distesa di schiena sul cofano. Il cambio di posizione non dispiace al novello cicisbeo, che riprende a fottersela con buon ritmo. E quanto le piace, alla sig.ra De rosa, che ansima forte ...
    ... e si morde il labbro inferiore per trattenere i singulti, mentre si tira addosso il maschio arrapato, gli allaccia le gambe alle reni possenti, le braccia al collo taurino, e gli si avvinghia contro attorcigliandovisi come un’edera rampicante, assecondandone i colpi col proprio bacino. Lui la penetra furente, con decisi uppercut di ventre, che la sollevano dal cofano dandogli la possibilità di abbrancarle le belle chiappe. A quest’immagine, Vito decide che è arrivato il momento di cacciarlo fuori. È già duro, arcuato e venoso, sormontato da una cappella gonfia e rossastra come una mela annurca. Comincia a menarselo forsennatamente, sbavandosi sulla barba sale&pepe e grugnendo come un porco con l’enfisema. Quando lei gli ridà le spalle e se lo tira contro per una gamba mentre l’uomo riprende a lavorarsela fra le chiappe, e si volta per un istante verso la telecamera, mostrando un’espressione deformata dal piacere, Vito Cammarota non ci vede più, e si scartavetra l’uccello compulsivamente, sentendo l’orgasmo bollente fermentargli nelle viscere. Troiamaiala, ghigna nel vedere la donna con le ginocchia piegate che va incontro ai colpi del cazzo, digrignando i denti ed incitando il suo stallone, che prende a montarla sempre più velocemente fino a schizzarle dentro tutto lo sbrodo dei coglioni, inarcando ripetutamente la schiena per le ultime botte e per gli spasmi che cominciano a risalire la spina dorsale. Nel momento in cui la sig.ra De Rosa schianta sul cofano della macchina, ...