Pioggia viola
Data: 19/08/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: samas2
... veicolo. Sono tre feroci criminali ma li considero alla stregua di tre gattini semi ciechi, in balia di un Bull Terrier assassino. I miei avversari, con cui mi misuravo sulle montagne del Caucaso, erano di altra stoffa: guerrieri valorosi e motivati, snipers spietati e abili, mai quanto me, però. Esamino con l’ottica di precisione notturna la scena: imposto il punto di correzione, tengo conto del vento e dell’umidità, ma la distanza breve non mi impone aggiustamenti particolarmente complicati. Due, mi volgono le spalle, appoggiati all’auto dove siede il loro capo. Discutono e ridono. Sono, di nuovo, in guerra. Adesso per loro è tempo, tempo di morire. Il mio occhio destro è incollato all’ottica, il sinistro scruta attorno. Quando sparo entrambi i miei occhi sono aperti. Il mio fucile è interamente silenziato ed emette appena un rumore sommesso, quando faccio fuoco. La grossa pallottola, la 9x39 mm subsonica, colpisce alla nuca il primo uomo che cade senza un grido. Il secondo si volge e vedo, per un istante, la sua espressione stupita prima che la sua faccia si gonfi ed esploda per il colpo che la coglie in pieno. Il terzo prova a fuggire dall’auto: interrompe la sua corsa e colpito al dorso, si gira su sé stesso con un movimento a scatto e cade bocconi. L’ultimo colpo alla testa pone fine alle convulsioni che lo stanno agitando. E’ finita. Mi allontano ...
... con calma, come un’ombra e metto a nanna il Vintorez, al sicuro. Mi son costruito un alibi di ferro nel caso, molto improbabile, che gli inquirenti pensino a me. Ma non ce n’è ragione: in fondo cosa c’entro con quella storia, io? Un clacson rabbioso, mi scuote dai miei ricordi. Accosto l’auto e proseguo a piedi. Gruppi di ragazze si stringono ai bracieri nel patetico, vano tentativo di scaldarsi. Vorrei portarle tutte via, riconsegnarle a una vita che sia tale, fuori dall’orrore e dalla violenza, ma non ne sono in grado. Ripenso a Baako, il cuore ha un sussulto e poi di nuovo c’è solo fredda, impotente rabbia. Passo accanto alle ragazze e incrocio due protettori dall’aria strafottente. Comincia a cadere una gelida pioggia che lucida e fa brillare le strade, i marciapiedi. Le insegne al neon viola di un locale si riflettono sull’asfalto bagnato, e colorano l’acqua che vien giù fitta. Già, Purple Rain. Epilogo. L’uomo è andato incontro ai due protettori. Ha detto qualcosa e ha proseguito dritto per la sua strada. Loro, adesso, si interrogano. - Ma cosa ha detto quel bastardo? Aveva uno sguardo che metteva i brividi - E’ tutto matto. Gli avrei spaccato quella faccia di ghiaccio se non fosse stato per l’auto di pattuglia nei dintorni. Quando gli ho detto che cazzo stesse cercando, mi ha risposto impassibile: - Gattini. https://www.youtube.com/watch?v=_bkvuXk2TFU