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Omicidio al club bdsm 4: Jessica con Frank
Data: 19/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: padronebastardo
chi mi vuole contattare può scrivere a padrone29@gmail.com Jessica nella villa di Frank Jessica venne accompagnata nella stanza di di colui che se le era aggiudicata durante il gioco che si era svolto durante la festa. Questo luogo come tutta la villa era monitorato con delle telecamere a circuito chiuso per vedere se effettivamente Jessica si fosse comportata bene come da una schiava modello si pretende , e se si comportasse rispettano il contratto che aveva firmato. Una volta arrivata qui e toltasi il cappuccio che le nascondeva il volto riconobbe subito colui che se la era aggiudicata: Era Frank il suo vecchio fidanzato, colui con cui era stata insieme fino a quando decise di mettersi con il suo agente per prendere il volo nella sua carriera di modella quindi capì anche perchè aveva usato la chiave per tubi per tastare le tette delle varie ragazze durante la festa: conosceva le sue e quello era lo strumento giusto per scoprirlo senza poterle vedere. Jessica fu terrorizzata da questa scoperta, infatti sapeva quella che era la voglia di vendetta di Frank nei suoi confronti e quindi si aspettava di tutto. Il sentimento che però la pervadeva di più in quel momento era però la sorpresa, fu infatti parecchio meravigliata di vedere quello che aveva sempre conosciuto come un bel ragazzo, ma squattrinato in una festa organizzata da un club dell'alta società londinese. Frank si sedette in una poltrona che si trovava nella stanza e ordinò a Jessica di pulirgli le scarpe anche sotto ...
... le suola con la sua lingua e contemporaneamente teneva in mano un frustino a manina con il quale colpiva Jessica ogni qualvolta questa si fermava o esitava per lo schifo che provava a leccare quelle scarpe sporche di sabbia cosa che succedeva abbastanza spesso dato che a Jessica venivano dei veri e propri conati di vomito nel leccare delle scarpe così impolverate. Una volta che le scarpe furono pulite, Frank la legò al muro e cominciò a tirare con le unghie i capezzoli della ragazza che cominciò a urlare dal dolore, cosa che fece adirare l'uomo che le disse che lei era la sua schiava e non era stata autorizzata a riferire la sua opinione quindi non doveva urlare, e siccome l'aveva fatto sarebbe stata punita. Frank si diresse verso l'appendiabiti presente nella stanza e staccò uno di quegli attaccapanni che le donne usano per appendere i vestiti e lo usò per attaccare i due ganci sui capezzoli di Jessica. Il dolore fu per lei lancinante, ma riuscì con enorme sforzo di volontà a resistere fino a quando Frank lo tolse per evitare punizioni peggiori. Le cose però non andarono così le disse infatti che si doveva vendicare per come l'aveva trattata e attaccò dei ganci per tende sui capezzoli di Jessica che anche questa volta cercò di non urlare dal dolore per evitare guai maggiori, ma questa volta non ce la fece il dolore era troppo forte. Frank intervenne dicendo che non era stata una schiava obbediente, che si era comportata in maniera non disciplinata e che parlava senza averne ...