1. Non è da tutti essere Rockstar parte 2


    Data: 21/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: chales bret

    ... chiaro che l’ho allenata per bene quindi posso scartare le ultime arrivate nel mio harem. Poi mi torna in mente la giornata precedente e capisco. “Cindy ti avevo detto di sparire” dico senza aprire gli occhi. La sua vocina vivace mi risponde dopo che lentamente estrasse il mio cazzo dalla bocca “Ma paparino, volevo farti fare dei bei sogni” dice mettendosi a sghignazzare come una bambina e poi riprendendo il mio cazzo con rinnovata energia. “Almeno hai pulito casa?” le domando scocciato. Questa volta fa schioccare il cazzo levandoselo di bocca “L’ho pulita ieri paparino. Oggi tocca a quella troia di Shelly” dice in tono scocciato. Non ho idea di chi sta parlando. Mi stiracchio per bene allungandomi al massimo e sbadigliando rumorosamente, poi con un colpo di reni balzo seduto. “Shelly vieni qui!” urlo mentre spingevo con una mano la testa di Cindy sempre più in fondo sul mio cazzo tenendola bene stretta in modo che non possa andare da nessuna parte. Sento dei passi veloci nell’altra stanza e poi la vedo, Shelly, mi torna subito in mente. La perfetta amfroamericana per i miei gusti, con una carnagione non particolarmente scura, tratti morbidi con degli occhi neri bellissimi e profondi, capelli lunghi neri, due labbra grandi e morbide, una terza di seno perfetta montata su un fisico incredibile. Il suo culo era leggermente sporgente in fuori ma non troppo, magro e muscoloso, su due gambe chilometriche che sembravano disegnate. Si ferma sulla porta con fare sicuro, tacchi, ...
    ... reggiseno e mutande nere di pizzo, la divisa che avevo consigliato alle mie donne. Una visione. Poi viene verso il letto lentamente e mi passa una birra ghiacciata. “Ben svegliato tesoro” dice con la sua voce calda e un’espressione che avrebbe indotto in tentazione un prete. Non degna Cindy di uno sguardo che in tanto comincia ad avere conati visto che aveva tutto il mio bel cazzo infilato in gola da almeno dieci secondi. La vedo che comincia a cambiare colore, evidentemente non riesce a respirare, i suoi occhi verdi che si bagnano di lacrime. “Fammi un favore. Controlla se questa troia ha ancora nel culo una bottiglia e nella figa il mio telecomando. Finisce sempre che poi non riesco mai a ritrovarlo quando mi serve” “Si tesoro, sembra proprio che questa troia sia ancora bella piena” “Brava la mia Cindy!” le dico con un tono sarcastico. “Allora sarai felice di ricevere la tua ricompensa ora” Ormai emette versi orrendi mentre perde bava dalla bocca. Le tappo il naso. “Chissà per quanto tempo ancora puoi resistere” le dico mentre la guardo boccheggiare. Poi improvvisamente la spingo indietro facendola cadere dal letto. Rotola ansimante sul pavimento, il viso arrossato, il trucco nero sbavato attorno agli occhi, la bottiglia di birra che è stata spinta per metà fuori dal culo a causa delle sue contrazioni muscolari. E’ strano, mi eccita e mi disgusta allo stesso tempo. Per un secondo mi chiedo se devo raddrizzare un minimo la mia vita. Forse domani. “Potevo resistere ancora almeno ...