1. L'abito di una schiava


    Data: 21/08/2018, Categorie: Trans Autore: CagnaGolosa, Fonte: Annunci69

    Il Padrone ama proprio esibirmi, darmi in uso ad altri Maschi.
    
    “Io sono il Padrone, tu sei la MIA cagna. Perciò io godo di te ogni volta che ne abbia voglia e quando non ne ho voglia ti offro ai miei amici e a chiunque abbia voglia perché tu, tu sei un animale da piacere. Non ha senso tenerti a far la muffa e, soprattutto, voglio che tu non ti aspetti che io sia sempre presente: tu sei la mia cagna ma io non sono “il TUO” Padrone”, mi ripete spesso.
    
    Con questo pensiero mi sveglio. Sono ancora su un letto.
    
    Sono da dieci giorni in giro per l’Italia e parte dell’Europa con lui a servirlo costantemente, come docile sissy di servizio per la cucina o l’armadio; come cuscino su cui appoggiarsi se il divano della stanza è troppo profondo o come puff su cui riposare i piedi se stanco della giornata mentre guarda un film; come autista quando è stanco di guidare e invece accovacciata con la bocca attorno al suo sesso quando ha voglia di guidare e con una mano tiene il volante e l'altra la mia testa mentre il suo sesso cresce dentro di me, viene, si rilassa ancora, e poi di da capo se il viaggio è lungo e il Padrone ha voglia che la mia bocca sia la guaina in cui riposa il suo sesso; come femmina per cucinare nuda sui tacchi e con il corsetto stretto tanto da far mancare il fiato e il collare sempre indosso con il guinzaglio che è arrotolato al collo quando non nella sua mano, in un rapporto 24/7 in cui lui controlla con quel guinzaglio ogni mio momento, compresi quelli intimi ...
    ... del bagno, della pulizia e del sonno.
    
    Mi fa stare tutto il tempo nuda con degli stivali con il tacco quindici - senza alcuna zeppa all'anteriore, ovviamente - e intendo letteralmente tutto il tempo perché li ho tolti solo per le regolari docce di pulizia in attesa dei Maschi.
    
    E quanto li tolgo mi sembra così strano, camminare in quella maniera, sentirmi così bassa e sgraziata...
    
    “Questo è il tuo abito, cagna: gli stivali, il guinzaglio e una mente altrettanto nuda.” - mi spiega ogni volta - “non pensare, perché per te penso io. Non decidere alcunché, perché sei un mero animale di semplice piacere e saranno i Maschi a decidere cosa vogliono e tu devi solo compiacerli, farli godere, prestare il tuo corpo e quelle due splendide bocche all’uso che Loro riterranno. Capisci?” mi dice con voce pacata, in più occasioni, durante questi giorni di addestramento.
    
    Io annuisco soltanto, abbasso lo sguardo e assumo la posizione di attesa in attesa dei Suoi ordini.
    
    L'orologio del Padrone suona un bip leggero a ogni ora - spesso sono solo le sei del mattino, o è il primo pomeriggio, o dopo cena; ho perso il senso dello scorrere del tempo e di che ora del giorno sia perché a volte le sessioni di addestramento durano la notte intera e poi dormo di giorno o dormo cicli di due ore ogni quattro o cinque ore di sessione di addestramento - sento quel bip e con attenzione sposto la mia testa fino a raggiungere il suo sesso perché in questi giorni l’addestramento richiede che qualora io ...
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