1. Tua schiava per una notte


    Data: 21/09/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: la bella bambolina, Fonte: RaccontiMilu

    I tuoi ordini erano stati chiari ed io speravo di compiacerti eseguendoli alla lettera. Sono le 20.30 ora dell�appuntamento, scendo dalla macchina e mi avvicino al portone della cascina che mi hai indicato oggi nel pomeriggio, con i tuoi ultimi accorgimenti. Sto trattenendo il fiato per l�agitazione e l�eccitazione di vederti, la brezza serale accarezza le mie gambe nu-de e si insinua sotto la minigonna senza intimo, un brivido mi percorre e in quell�istante sento lo scrocchio della porta. Entro, l�interno è completamente buio, non vedo nulla, ma sento la porta dietro di me chiudersi con un tonfo. Ho paura. Dietro di me percepisco una presenza �shh non dire una parola�, la tua voce mi tranquillizza e le tue mani iniziano a toccarmi il seno, prima è una carezza e poi la morsa si fa più stretta, mentre le tue labbra baciano il mio collo� mi stai martoriando i seni, mi fai male, ma il dolore è attenuato dalla tua lingua che disegna degli arabeschi sul mio collo facendomi eccitare. Le tue mani final-mente mollano la presa e mi accarezzano le braccia costringendomi ad alzarle sopra la te-sta. Click, il rumore familiare delle manette mi blocca i polsi e li fissi a qualcosa che proba-bilmente cala dal soffitto. I miei occhi iniziano ad abituarsi al buio nella stanza, è un salone enorme, con due porte laterali che portano ad altre stanze adiacenti ed una scala per il piano superiore, il pavimento è in legno e mi sembra di vedere un grande tappeto con un tavolo al centro, un camino e ...
    ... due grandi divani posti l�uno di fronte all�altro. Mi bendi, co-me se avessi percepito i miei pensieri ed avessi intuito che stavo osservando il luogo in cui sarò la tua schiava per una notte.Zich zich, uno sforbicio mi arriva all�orecchio ed i miei vestiti, quei due unici pezzi di abbi-gliamento che mi hai ordinato di indossare, vengo fatti a brandelli con le forbici che, ad ogni taglio, mi sfiorano la pelle dandomi brividi di terrore. Sono appesa come un salame, hai tirato la corda in modo che i miei piedi, che calzano le scarpe con il tacco a spillo, toc-chino a malapena terra. Le tue mani iniziano a toccarmi, mi succhi i capezzoli�con una mano scendi sul culo e mi infili dentro due dita così violentemente che rimango senza re-spiro e per non cadere, mi aggrappo alla corda a cui sono appesa. Vorrei urlare di dolore, ma non posso, mi hai vietato di parlare e non voglio fare nulla che possa indispettirti e darti l�opportunità di punirmi. So che questa notte sarai solo il mio padrone, il mio carnefi-ce e non avrai nessuna pietà di me. Il dolore si attenua, il mio culo si sta abituando a que-sta intrusione improvvisa e sto iniziando a trarne piacere�come al solito leggi nella mia mente e percepisci ogni mia sensazione e introduci un terzo dito per ripristinare il dolore che vuoi provocarmi. Spingo il bacino in avanti, come a sfuggire dalle tue dita che mi mar-toriano, ma la tua bocca mi blocca iniziando a succhiarmi il clitoride. D�istinto sollevo una gamba per facilitarti il ...
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