1. Urgenza di tenerezza


    Data: 21/09/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... muove sul cazzo senza comandi, senza giudizio, tu lo vuoi soltanto tenere in bocca mentre vieni, io afferro le tue guance con dolcezza ti sollevo la testa giusto in tempo prima dell’orgasmo, perché questo che avviene sta sciogliendo il tuo cervello e di questo spettacolo io sono l’unico ed esclusivo abbagliato astante. Tu sei eccezionalmente stupenda, guardo la tua bocca spalancarsi cercando ossigeno, lecco le lacrime di saliva che si presentano agli angoli della bocca, apri gli occhi e mi guardi mentre sei all’acme totale, tenuto conto che mi permetti di gioire e di gongolarmi con te. Ti collochi al mio posto ancora ansante, io infilo la testa tra le cosce morbide, la tua fragranza assieme alla tua eccitabilità inumidita nutre sostentando la mia, la fica è un frutto maturo, una pesca enorme e succulenta, io ne aspiro il succo, infilo la lingua, dopo cerco il lucido clitoride, lo succhio, tu ondeggi, vacilli, dopo m’aiuti ad aprirti le gambe ingaggiando una postura scostumata e triviale, giacché è in tal modo che vieni lagnandoti e frignando: “Ti adoro come non mai, mi dici per quale ragione te la sei svignata” - mi proclami presentemente scompigliata e sgomenta. Io non contesto, se non con un delicato sorriso e con un apprezzamento autentico e leale: “Tu sei meravigliosa, veramente strabiliante e soprattutto grandiosa”. “Chiavami tesoro, infilamelo come si deve, fallo come piace a me, sfondami tutta” - mi ribadisci guardandomi negli occhi, in conclusione io inizio a scopare ...
    ... perfino la tua mente, perché al presente non hai più blocchi né chiusure né insicurezze né inibizioni di sorta. Io comprendo, controllo e padroneggio il tuo codice, ti voglio dentro, se vuoi essere afferrata con piacevolezza scopami, se vuoi essere sbattuta come t’aggrada di più chiedi. Frattanto collochi i talloni sui poggiatesta, le cosce sono spalancate, la fica è là rigonfia e gocciolante che cerca umilmente il cazzo, il corpo è piegato per reggere gli assalti, tu sei esageratamente lasciva, ma al tempo stesso rischiosamente avvenente, in quel frangente m’avvicino: “Piantamelo tutto, lo desidero, fammelo sentire per bene” - mi riveli tu accalorata al massimo. Al momento trattieni il fiato per tutto il percorso, nel tempo in cui il convoglio s’intrufola nel traforo, avverto la tua lingua bagnata lambire dalle mie labbra il piacere che tu stessa hai rilasciato, io adoro carezzare le tue rigogliose tette, sei ardente, mi muovo adagio depredando dai tuoi occhi le sensazioni che il mio razzo elargisce al tuo corpo, dopo più forte, più veloce, ti scopo, ecco ora ti penetro come volevi, divinizzo la tua cantilena, perché a ogni affondo uno strillo arrochito ti sfugge dal petto, Colgo di netto i tuoi muscoli interni contrarsi, come gli addominali, la penetrazione fa un rumore sconcio, l’autovettura è adesso impregnata degli effluvi del tuo travolgente orgasmo, capto gli ultimi singhiozzi, mentre il tuo respiro ritorna con lentezza normale, nel mentre io proporziono le mie spinte ...