1. Il suo stallone


    Data: 22/08/2018, Categorie: Etero Autore: Pistola45, Fonte: Annunci69

    ... mio pene è al vento, già duro da un pezzo, mi fa addirittura male.
    
    Si abbassa e mi lecca, mi succhia. Siamo a venti centimetri da Furio, che non accenna a… raffreddarsi. La sua verga è sempre lì, spinta da una forza invisibile che lo solleva verso l’alto, verso il suo ventre, quasi minacciosa. Mi ha ipnotizzato, non riesco a non guardarla e mi viene da dire:
    
    “A me sta andando bene, povero lui invece…”
    
    E lei, continuando a masturbarmi con la mano:
    
    “Potrei fare qualcosa anche per lui, di solito…”
    
    Riprende un attimo a succhiarmelo e poi smette ancora, cerca i miei occhi e…:
    
    “di solito non lo lascio così”
    
    Sorride maliziosa.
    
    “Ah no? E come lo lasci?!” Intuisco…: “… fammi vedere…!”
    
    Continua a guardarmi mentre con il solo perizoma scivola di nuovo sotto la pancia del cavallo, si mette in ginocchio col busto eretto dietro le sue zampe anteriori, rivolta indietro, verso quel bastone enorme che la punta proprio verso le tette.
    
    A mani nude, questa volta, lo afferra da metà dell’asta ed inizia a masturbarlo, lentamente, con movimenti ampi che vanno dalla cima al fondo, a volte allungando una mano per massaggiare i grossi testicoli, a volte indugiando piano sulla ...
    ... cappella.
    
    Quando lo masturbava a due mani, era costretta a fare dei movimenti che a volte portavano il grosso cazzo senza volerlo (credo) contro le sue tette, a volte a pochi centimetri dalla bocca. Di sicuro poteva annusare il suo odore forte!
    
    Non mi degnava più di uno sguardo, fissava solo quella verga enorme e durissima, era in trance. Io pure!
    
    La guardavo, vedevo con quanta passione masturbava quello che in quel momento era il suo maschio ed ero talmente eccitato che non potevo non masturbarmi a mia volta.
    
    Non ci volle molto, forse cinque, sei minuti. L’eiaculazione di Furio fu violentissima e copiosa, mai visto nulla di simile! Spruzzò la prima volta contro le tette di Elisa, la seconda sulla sua pancia. Poi solo gocce che cadevano sulla paglia. Io venni subito dopo, la mia piccola dose di sperma le arrivò sulle tette, dove si mischiò con quello del cavallo ed insieme al quale ora colava verso il basso.
    
    Si alzò e andò a prendere il panno bagnato dal secchio dell’acqua mentre quel liquido denso e bianco scendeva lungo le sue cosce tornite passando sopra le mutandine. Tornò sotto il cavallo e lo ripulì per bene.
    
    Solo dopo, guardandomi e sorridendomi, rossa in viso, ripulì anche sé stessa.
    
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