1. Mare, brunch e tradimenti.


    Data: 23/08/2018, Categorie: Etero Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... riflessiva, con lo sguardo malinconico. "Sai che avevo notato che il tuo atteggiamento era cambiato, ma mi ripetevo fosse una mia impressione. Per vincere l'imbarazzo la invitai: " Coraggio, pigrona raggiungiamo gli altri a farci un bagno."Il brunch fu piacevole e la compagnia divertente. Poi, alla spicciolata, i colleghi se ne andarono. Susi gentile come sempre, si offrì di aiutarmi a risistemare le stoviglie. “ Ok grazie.” Rassettata la casa lei stava per accomiatarsi.“ Beh , allora fra poco te ne andrai. Sono contenta per la tua carriera, ma ci mancherai.”“Vorrei parlarti di quello che già ti ho accennato in spiaggia, se non ti crea imbarazzo”. Mi guardò con espressione enigmatica, deglutì, non disse nulla ma mi fissò.“Capisci Susi, c’è un pensiero fisso nella mia mente e sei tu. Vorrei che io e tu, almeno per una volta.… Non riesco a non pensarci”.Esclamò: “Lo sai che sarebbe sbagliato, non posso”. Dovevo incassare la sconfitta. “Capisco e non ti biasimo. Per me è stato difficile mettere così a nudo i miei sentimenti e le mie passioni, ma dovevo provarci, dovevo tentare per l'ultima volta.” Mi sembrò emozionata, la voce non era ferma."Sai quanto stima e affetto ho nei tuoi confronti, vorrei farti questo regalo d’addio e renderti felice, ma non possiamo, sono sposata, lo sai. Cerca di capirmi.” Mi guardò con tenerezza e si avvicinò. Le sue braccia mi cinsero la nuca. Voleva di certo esprimermi solo tenerezza, ma per me era troppo, mi stava sfiorando, sentivo il profumo del ...
    ... suo alito, così la strinsi a me e la baciai con impeto. Lei fu dolcissima e inaspettatamente rispose al bacio. Non volevo perdere nulla, degustavo ogni particolare: la sua lingua, la sua saliva, il suo palato, il sapore della sua bocca. Le mie labbra percorsero il suo collo. La mia mano destra, da sotto la sua T-shirt, scostò il reggiseno, accarezzò le tette perfette, pizzicando dolcemente i capezzoli.“Ti prego, dobbiamo fermarci, no...no...no,” sussurrò. Le sue mani tremavano. Continuai a baciare la sua pelle calda per il sole e odorosa di salsedine. Gemette, e il suo “no” fu la sua ultima resistenza. La spogliai mentre lei docile si abbandonava a me. Il suo fisico magro e flessuoso mi emozionava. La baciai tutta, succhiai i suoi capezzoli e li mordicchiai. Le afferrai i bellissimi piedi, magri e abbronzati, li baciai., succhiandone le dita. Divaricai lentamente le sue cosce e contemplai così la sua figa , carezzai i morbidi, corvini ricci inguinali, perfettamente regolati per essere contenuti senza debordare dagli slip. Delicatamente appoggiai il mio volto proprio lì, in quella beatitudine, bagnata, calda e odorosa. Inebriato cercai di distillare ogni molecola di gusto e profumo, sprigionata dalla sua fessura. Divaricando le grandi labbra, mi addentrai in quell'anfratto meraviglioso esplorandolo accuratamente, lappando, bevendo come avevo spesso sognato, dedicandomi infine al sensibilissimo clitoride ormai gonfio e desideroso di piacere. Susi gemeva sommessamente, ansimava ...