1. La formazione culturale - 2


    Data: 23/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... po' ad osservarlo. In mezzo a due chiappette rosee, in mezzo ad una piccola selva di peletti biondastri, spiccava un buco un po' largo, arrossato, che aveva evidentemente perso la verginità da poco. Era ancora tutto da approfondire. Il buco e i peletti erano tutti impiastricciati di sperma in parte secco ed in parte ancora umido. La visione era super eccitante e lo avrebbe fatto rizzare ad un morto. Infatti la nerchia del muratore ebbe un'impennata immediata tanto che questo pensò di non essersi mai eccitato di più in vita sua.
    
    Ci sputò sopra. Bisognava pur inumidirlo un po' e lui non avrebbe mai leccato la sborra, né sua e né di nessun altro. Bagnò anche la grossa cappella violacea, la puntò e spinse piano. Il giovane ebbe un sussulto quando entrò per il nuovo allargamento dello sfintere ancora dolorante ed emise un gemito soffocato dalla presenza dell'altro cazzo, ormai completamente intostato, che andava su e giù nella sua bocca. La spinta proseguì lentamente permettendogli di sentirne ogni centimetro, tutto, fino in fondo.
    
    "Ahhhhh", emise il maschio quando arrivò alla fine. Lentamente riuscì fino a tenere dentro solo la cappella e riaffondò deciso. "Siiiii... che culo!". Per Mino, questa volta, fu solo piacere puro. Non ebbe più alcun dubbio sui suoi gusti sessuali. "Siii... cucciolo... sei nato per prenderlo al culo", disse l'uomo quasi gli leggesse in mente. Cominciò ad andare sempre più veloce fino a pompare senza ritegno in quel corpicino sottomesso. Sudava e ...
    ... nella stanzetta si poteva sentirne l'odore, unito al profumo di cazzo e ai rumori provocati da una potente scopata in quel culetto già bagnato di sborra.
    
    L'altro muratore gli disse qualcosa nella loro lingua e lui gli rispose, con la voce spezzata dal piacere e dallo sforzo. Poi si chinò e gli disse in un orecchio: "Dice che vado troppo forte, che così ti sfondo, ma è così che ti piace, vero? E' così?... Dillo!". "Mmmmm". Il ragazzo emise un gemito indistinto. Non poteva far altro con la bocca occupata ma era chiaramente un segno di ammissione.
    
    "Ti piacciono i maschi, vero?. Dillo!", "Mmmmm".
    
    "Ti piace il cazzo, vero? Dillo!", "Mmmmmm".
    
    "Ti piace fatti fottere il culo, vero? Dillo!", "Mmmmm",
    
    "Allora sei proprio troia, una gran troia" e giù, colpi se possibile sempre più veloci e profondi, con una foga incredibile.
    
    Il compagno, nel vedere quella scena, non resistette. Tolse il tappo da quella gola affamata, se lo prese in mano e lo smanettò un po', giusto il tempo per schizzare a fiotti nella piccola bocca, spezzando l'urlo di godimento che ne stava uscendo. "Aaahhhhhrrgggg". La richiuse subito, piena com'era, e mandò giù, assaporando per la prima volta l'essenza di maschio. Anche lui era venuto per terra.
    
    Il baffuto ci dava ancora dentro come un matto. Nella loro lingua chiese all'amico ancora ansante se il ragazzo aveva veramente mangiato tutto lo sperma. Quello, che ancora non riusciva a parlare, fece segno di si con la testa. Tanto bastò per fargli ...