1. Un racconto del tutto inverosimile...


    Data: 24/08/2018, Categorie: Anale Voyeur Sesso di Gruppo Autore: effedi, Fonte: xHamster

    ... scappava da ridere nel vedere il suo imbarazzo, ma feci finta di niente e di bermi la scusa. La salutai e uscii.Mi misi dietro una curva e aspettai che passasse. Solito pedinamento. Stesso, parcheggio, stesso SUV grigio, stesso Pub alla rotatoria. Ma quando scesero dall’auto notai che erano solo loro due. Evidentemente l’amico non c’era. Mi fermai come la volta precedente ad aspettare dall’altra parte della rotatoria, e decisi che stavolta li avrei bloccati sul portone: avevo le scuse buttate lì da mia moglie come ottimo pretesto. Uscirono dopo un’oretta, ma quando ripartirono, la loro auto prese la direzione opposta a quella della volta precedente. Ripartii subito per seguirli, preoccupato per il mio piano. Presero la strada verso Signa, poi girarono verso Firenze, per poi infilarsi nella stradina che porta al parco di Villa Montalvo, un’area verde che costeggia l’autostrada, lontana dalle abitazioni, ma frequentata di giorno da gente che fa jogging e altro. Posto, fra l’altro, dove anche io l’avevo portata qualche volta per divertirsi all’aperto, e anche per s**ttarle qualche foto osè.A quell’ora la zona era piuttosto deserta, dovetti prendere più distanza per non farmi notare. Da lontano vidi l’auto fermarsi, fare manovra e poi entrare a retromarcia verso destra, sul lato di giardini. Mi calzai bene il passamontagna per passarci davanti e capire dove si erano infilati: erano in fondo a un vialetto fiancheggiato da due siepi. Mi fermai poco più avanti, dietro ad altre ...
    ... auto ferme ma vuote, e scesi dall’auto. A quel punto il piano era di nuovo quello di beccarli in flagrante. Con molta cautela mi avvicinai alla siepe, che distava circa 5-6 metri dallo sportello del guidatore. C’era chiarore, dovuto ai numerosi lampioncini che ci sono in quei giardini, e comunque dentro l’auto la luce era accesa e i finestrini erano aperti. Trovai un punto un po’ più rado nella siepe, e da lì mi misi a guardare. Vedevo chiaramente la testa rosso mogano di mia moglie che andava su e giù, accompagnata, per non dire spinta, dalla mano di lui. Ogni tanto vedevo i fari dell’auto lampeggiare, pensai che fosse a causa dei movimenti di lei.Dopo un po’ vidi aprire lo sportello. Mi acquattai bene, sperando che non mi vedessero. Lui scese dall’auto, aveva i pantaloni aperti, non potei non far caso al fatto che aveva un notevole randello. Girò attorno all’auto, per andare ad aprire lo sportello dove era seduta lei. Non vedevo niente, quindi feci rapidamente il giro da dietro, attraversando il vialetto in un punto buio dove c’era una panchina, cercando di non fare rumore, e mi infilai dietro alla siepe dalla parte opposta. Mia moglie era sdraiata sul sedile, a gambe spalancate e sollevate, la caviglia destra appoggiata allo sportello aperto, e lui era inginocchiato a terra, intento a leccarle la figa, facendola ansimare rumorosamente. Avevo il sangue al cervello, ma mi accorsi anche di avere la mano sulla patta dei pantaloni. Non sapevo se intervenire o no, mentre sentivo i ...
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