1. La moglie di un guardone


    Data: 24/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: hot_boy_35

    Carlo ha installato telecamere dappertutto per gustarsi a distanza tutto quello che sua moglie Greta dovrà subire in nome del suo sadismo. Lo fa da sempre, lui. Ha umiliato Greta in mille modi diversi, da quando si conoscono, e lei, angelica bionda dal culo ormai infranto, per amore non riesce mai a dirgli di no.
    
    Sono mesi che non scopano insieme. Il guardone sadico preferisce vedere fin dove sa arrivare la sua voglia di sacrificarsi per il padrone. Ha pagato una ruffiana e ha promesso ai due avvoltoi della situazione che avrebbero goduto di brutto, quella sera…
    
    “Non ce la faccio… non ce la faccio!”.
    
    Inizia sempre con questa lagna, Greta, prima di assecondare per amore e per forza tutte le perverse libidini, sadiche e umilianti, di suo marito Carlo. Lui, come sempre, assiste alla scena a distanza grazie a una serie di telecamere che ha piazzato in salone.
    
    Inizia lo show e lei piagnucola, la sua faccia tesa provoca nel marito un’erezione immediata, divertita.
    
    “Mostragli il culo, da brava…” ordina la puttana assunta da Carlo per il piacere dei due maschi vestiti da clown pronti a fare di Greta quello che vogliono. Più quella donna le dà ordini arroganti, più lei fa la schiava affettuosa. La tratta come una ruffiana con la sua puttana migliore.
    
    “Devi fare tutto quello che ti diremo…” l’avvisa.
    
    Inizia a umiliarla. “Striscia ai miei piedi, come una cagna”.
    
    “Si… padrona”.
    
    Le chiede di provocare quell’uomo muovendosi goffa e volgare.
    
    “Esagera… ...
    ... esagera…”.
    
    Un secondo uomo si aggrappa a una tetta con un gesto fulmineo.
    
    “Fatti palpare, che ti conviene…”.
    
    Sente quei due fiati estranei e pagliacci che se ne fregano del suo malessere. Cerca conforto tra le braccia di quella donna e non lo trova. Ruffiana lo è davvero e quel giochino a quattro le frutterà bei soldoni. “Rassegnati e comincia a lavorare”.
    
    Ruffiana e puttana lavorano due bastoni inquieti e viziosi.
    
    “Lascia perdere le seghe… mangia!” urla spazientito uno dei due clown.
    
    “Si… certo”.
    
    In momenti come questi, Greta soffre eppure la sua fica è fradicia di misteriosa voluttà.
    
    Ingoia lenta, con un’occhiata carica di odio. L’altra si diverte e gioca su quell’asta cliente. Non si aspetta altro dagli uomini. Il tipo la monta prendendola con la forza, spinge ansioso in un ventre ribelle e indifeso, arrabbiato e compiacente. Il nome della puttana/ruffiana scelta da Carlo per il festino è Nora, specialista di certi giochini di saliva filante. Quando sbocchina alza una gamba, tesa e isterica. Pompa accanita sperando in un’eiaculazione precoce. Il suo lupo fa per masturbarsi veloce e lei apre la bocca nella speranza che… Niente da fare. Lui si rificca.
    
    “Basta! Basta… ahhh…” Greta urla, il suo avvoltoio le tappa la bocca e, reggendosi a lei, la fotte più comodo e liscio. Le esce una risata amara e disperata, folle sotto il suo naso rosso da clown. L’altra ha imparato a godere di una vita vuota a fica… piena. Si lascia aprire il didietro dal capriccio altrui. ...
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