1. Non potrò scordarti


    Data: 24/08/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... vibrante era tale, che non rammento neppure d�essermi spogliato, sì, ero nudo, avvinghiato a lei, circondato da una pelle che non mi dava tregua. Io non mi ero mai trovato così accalorato, aizzato e frastornato, perché mi pareva d�essere nell�empireo dal benessere che sperimentavo.Io e Rosalia scopavamo per ore senza stancarci, nelle pose più improbabili, nelle condotte e nelle maniere maggiormente eccentriche, senza mai aprir bocca o manifestare specifici desideri, perché inspiegabilmente sia la consonanza che l�armonia di tutti e due era radicale.Quella notte, invero, catturati da chissà quale folletto, eravamo tanto eccitati e rilassati, che non ci rendevamo conto di cosa stessimo compiendo concretamente. Le lingue fluivano sulle braccia, sul collo, sulla schiena, sulle gambe, in ogni parte, le natiche erano le nostre mete preferite.Allo stesso modo lei non si fermava davanti a nulla, in quanto era concretamente in grado di mandarmi in estasi con la sua adorabile e sapiente lingua quando mi leccava i piedi, malgrado ciò, la cosa più straordinaria era il momento in cui sentivo la sua lingua insinuarsi tra le mie natiche giocando con il mio didietro, perché aveva ben appreso come farmi perdere la bussola facendomi sragionare per il piacere.Rosalia era in grado di baloccarsi con le dita in tutti gli anfratti, non da meno, io che con il mio cazzo la facevo indiscutibilmente vaneggiare senza penetrarla, fino a quando ormai senza più nessun controllo l�agguantavo amabilmente o ...
    ... selvaggiamente, a seconda dei momenti.I nostri incontri erano molto appassionati, entusiasti e lascivi, Rosalia infatti prediligeva tantissimo il mio cazzo, per il semplice fatto che lo trastullava con la bocca come se fosse un lecca lecca che s�offre ai bambini. Generalmente la sua eccitabilità era tale, da far scomparire nella sua bocca tutto la mia asta di carne, con una destrezza e con una meticolosità che io scrutavo giammai intraveduta prima d�allora.I suoi occhi in quei momenti mi puntavano come quelli d�un felino, mentre le sue unghie slittavano sul mio torace fino a cagionarmi male. Le piaceva darmi piacere in questo modo, facendomi delirare, ingoiando in ultimo tutto il mio sperma a seguito delle mie sborrate. La sua capacità, competenza e maestria non l�ho mai più riscontrata in nessun�altra donna.Quella sera, comunque, successe qualcosa d�inedito e d�inconsueto dopo averla afferrata da dietro, avendola masturbata con le mie mani mentre la sodomizzavo, dal momento che mi &egrave venuto in mente avendo l�audacia d�osare di più. La feci stendere di schiena e cominciai ad accarezzarle la sua villosissima fica, che ormai era indondata di piacere e di secrezioni come se fosse un ruscello.Le mie dita fluivano in tutte le direzioni e a ogni ritorno arrischiavano sempre di più, dapprima un dito, in seguito un altro, roteavano all�uscio di quello che &egrave il terreno più delizioso e piacevole per un uomo. Eppure questo non era sufficiente, captavo i suoi muscoli lentamente ...