1. PERCHE' UNA SCHIAVA SOLA?


    Data: 25/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: chiodino

    ... cadere una cosa come poco fa, non si è precipitato a raccoglierla come sempre ma credo sia rimasto a guardare il mio sedere tendere la gonna mentre mi chinavo. Mi vuole, certo gli piaccio ma non osa. Devo osare io. Mi bagno solo al pensiero delle sue mani sul corpo, lo voglio, lo voglio!Leggere i suoi pensieri, desideri e voglie anzi, mi fa uscire di testa. Ho le stesse voglie ma non so cosa e come fare. Quella sera fa caldo e la invito a fare due passi in giardino. Cambiamo strada e dopo poco siamo verso i cancelli. Ed è qui che succede. La luce è poca ed incespica. Sarebbe caduta se non la avessi afferrata. Poi non so. Siamo stretti in equilibrio precario, sento i seni premere sul mio petto. Ci baciamo o forse è lei che mi bacia, poi la bacio io, stringendola ancor più. Si divincola un poco, lasciami dice con voce seria, non voglio. Io invece ti voglio. Sento il corpo perdere di rigidità farsi più vicino, mi stringe a sua volta. E' lei che cerca la mia bocca. Ti voglio e ti avrò, le sussurro. No! Un no secco, apparentemente definitivo che non lascia spazio a repliche. No! Ripete, non puoi, sono troppo vecchia per te e poi...E poi non sono mai stata con un uomo. Singhiozza quasi! Singhiozza? Sei troppo vecchia per restare ancora vergine. Sei pazzo! Guarda che grido. Invece che dibattersi però mi segue, devo solo di tanto in tanto strattonarla un poco, talvolta la bacio, le carezzo i fianchi, il seno ed ancora la bacio.Se non fosse caduta forse mi sarei fermato a questo ma ...
    ... scivola od inciampa od un mio strattone le fa perdere l' equilibrio ed è a terra sul prato. Alla luce della luna vedo le cosce quasi scoperte. Perdo la testa, non ragiono. Non è semplice tenerla ferma e sfilarle le mutandine mentre si dibatte. Sfilarle poi è un modo di dire. Un lato si strappa.Il resto lo ricordo con precisione. E' stesa, immobile e discinta. Slaccio i pantaloni e con fatica e qualche acrobazia lo tiro fuori, è turgido al massimo. Ricevo una ginocchiata quasi sulle palle, rispondo con una sberla. Piange ma non disserra le ginocchia se non cedendo alla mia forza. Inginocchiato mi rendo conto che mi si è ammosciato. Un moccolo e mi abbandono sopra di lei, tra le gambe che non può più serrare, furente verso me stesso mi sfrego sul suo ventre ed il miracolo avviene. Sono di nuovo in perfetta efficienza. Non si difende più, mi supplica solo e nel supplicarmi di lasciarla andare, di non farlo, mi sembra cerchi una posizione migliore più idonea...le carezzo il sesso, una prima assoluta per me e guido il glande scoperto a cercare famelico il suo sesso... e lo trovo. Secondi? Minuti? No una eternità.Mi fai male, mi fai male geme, poi si inarca, sono dentro di lei. Ho sverginato una donna e la sto chiavando. Ansimo, sudo ma la chiavo, la possiedo.Non appena dentro di lei si è immobilizzata, inerte, vinta.Restiamo avvinti a lungo, quanto non so, per me è stata appunto una eternità. Non parliamo, stesi fianco a fianco guardiamo lo spicchio di luna avvicinarsi alle chiome ...