1. Morbido


    Data: 25/08/2018, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    Dedicato a Belciccio1 per il suo compleanno, il 25 luglio, auguri!!!
    
    Gongolava…si, la sua camminata era particolare, dovuta probabilmente al fatto che fosse parecchio in carne, be’ qualcuno, qualche stronzo lo avrebbe chiamato ciccione, ma lui era un omone, alto, rotondo ma incredibilmente scattante e forte. Aveva un’energia vitale immensa, positiva. Infatti era pieno di amici e amiche, tutti lo adoravano per il suo carattere forte ma dolce, tenace ma comprensivo. Viveva da solo da poco tempo e la cucina era forse il suo unico punto debole, perché amava mangiare bene ma ai fornelli era un disastro. Forse poca pazienza ma bruciava spesso le pentole. Le amiche lo sapevano e da brave chiocce, gli portavano a casa una marea di manicaretti, lo viziavano col cibo. Un giorno Anna una delle sue migliori amiche, decise per il suo compleanno di preparare un pranzo speciale, solo loro due, con calma anche perchè la sera la compagnia aveva già organizzato qualcosa in una discoteca e lei non amava molto il chiasso di quei luoghi. Si presentò a casa sua con un carrello pieno di roba, lui la fece accomodare in cucina e si aiutarono ad imbandire la tavola. Anna era abbastanza alta e prosperosa, semplice nel suo aspetto, un viso solare, una bella persona. Mentre apparecchiavano se la raccontavano e ridevano, stavano bene insieme, ma mentre lei gli sfiorava la mani nel passarsi gli oggetti in Marco si creò una tensione che non aveva mai provato prima per lei, un piacere sottile, fisico. ...
    ... Quello sfiorare aveva acceso i suoi sensi, si girò di scatto dandole le spalle, si vergognò come un cane perché tutto quel trambusto interiore aveva risvegliato il suo pene. ‘E che cavolo!!! Perché ora?’ Anna si accorse che c’era qualcosa che non andava così, di istinto lo abbracciò da dietro e posò la sua testa sulla schiena.
    
    “Tutto bene?” , toccandolo con le mani finì sui suoi pettorali, li sentiva morbidi sotto la camicia, sentì i capezzoli farsi turgidi e senza un perché preciso iniziò a sfiorarglieli. Le piaceva quella intimità, non lo aveva mai toccato prima, non così. ‘Ma che fa?’, Marco era piacevolmente stupito, prese le mani di lei e le strinse sul suo petto. Restarono così avvinghiati, poi decise che doveva giocarsela tutta quell’occasione, portò le mani sul davanti dei suoi pantaloni, era una proposta dichiarata, se lei accettava ok, se no amici come prima…tenne le mani lì, se le sfregò sul pacco che ora era davvero pronunciato. Nulla, silenzio, ma neanche un diniego, un ‘Marco che porco che sei!’, poi lei si mosse di sua iniziativa. Si staccò andando davanti e lui si preparò a ricevere un sonoro schiaffone, chiuse gli occhi…click, click…ad uno a uno lei stava sbottonando la sua camicia, non lo guardava negli occhi, teneva lo sguardo su quello che stava facendo, fino ad estrarla dai pantaloni, aprirla lasciandolo a petto nudo. Deglutì, non sapeva cosa aspettarsi. Lei si avvicinò e gli diede un bacio sul collo, ‘che buon profumo, è liscio..’ , Anna stessa era ...
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