1. Morbido


    Data: 25/08/2018, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    ... sorpresa di quella sua audacia ma una nuova fame la attanagliava, prese a baciarlo di nuovo sul collo, tanti piccoli baci, talvolta lo assaporava con la lingua e con le mani gli accarezzava il rigonfiamento dei calzoni. Paradiso…Marco era estasiato, si sentiva coccolato, restò fermo a godersela. Intanto lei scendeva : sulle clavicole, sui capezzoli si fermò a roteare la lingua, più in giù sull’ombelico…cavolo era un burro! Morbido, setoso, la bocca gli si riempiva della sua pelle, lei lo sentiva respirare affanosamente, ogni tanto gemeva e questa cosa le faceva venir voglia di fare di più, di osare di più. La cintura…slacciata, la zip…aperta, i pantaloni…giù, i boxer…dal taglio spuntava un cazzo ritto, color rosa. Non era una garibaldina ma qualcuno l’aveva visto e provato, ma così chiaro mai. “Anna, si ti prego”, si guardarono, lui era tutto rosso in viso e lei era china con davanti il suo pene. Che voglia aveva? Lo estrasse e con la lingua lo leccò lentamente dalla cappella alle palle, lo inumidì tutto. Le piaceva perché la sentiva mugolare. La prese per il viso e con forza la tirò su, la baciò avidamente, al diavolo!! Le sue labbra umide di saliva lo succhiavano, si accarezzavano i volti mentre le loro lingue si incrociavano, basta erano partiti…la prese per i fianchi e la mise sul tavolo dopo aver strappato la tovaglia con tutto sopra, le sollevò la gonna e le strappò le mutandine, lei lo facilitava e aprì subito le gambe mettendo in mostra una fica scura, pelosa, ...
    ... goccioline di umori imperlavano i suoi peli. Una visione! Lui si abbassò, con le dita la aprì bene e leccò il suo clitoride, lo mordicchiò, la sentì urlicchiare, la leccò tutta godendosi il sapore, la scivolosità e mise un dito dentro per farla bagnare ancora di più. “Marco, ti prego” disse lei che si contorceva sulla tavola, la accontentò : si prese il pene e lo sfregò sulla sua passera, fu un attimo che entrò scivolandoci dentro. “Siii!” , si mosse dapprima piano per godersi la sensazione di quella carne intorno a lui, poi via, colpi su colpi, sempre più dentro, più veloci. La teneva per le cosce e spingeva, mentre lei si accarezzava il seno…il piacere di quel cazzo che la penetrava le attraversava tutto il corpo, come se quell’attrezzo le arrivasse ovunque. Lui sentiva il rumore sordo del suo corpo contro di lei a ogni affondo, gli mancava poco…un salire di goduria li portò ad un orgasmo quasi simultaneo, lui gridando fece in tempo ad uscire e a sborrare per terra, lei quasi strappandosi la camicetta restò esausta sul tavolo con le gambe a penzoloni. Aspettarono che i respiri si calmassero, poi lei si alzò e si abbassò a prendere il pene, ormai a riposo sotto un bel po' di pancetta. Lo succhiò quasi ad assaporare il suo sperma e i suoi umori, lui la fece fare, era distrutto, non gli capitava spesso tutta quell’attività fisica. Si stupì di se stesso, perché di solito era molto timido, sarà stata l'aria rassicurante di una cucina ? Anna si alzò : “Che fame mi è venuta?”, Marco ...