Raffaella, Un'Esplosione Di Sesso Taglia 54
Data: 26/08/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Voyeur
Autore: Chase90, Fonte: xHamster
... costume. La sua fica invece era talmene nera come l'oscurita, che enormi ricci neri gli coprivano lo spacco che aveva in mezzo alle gambe. Porca miseria che bosco! Nemmeno le sue grandi labbra riuscivo a vedere. Ma nonostante questo, continuavo sempre piú ad eccitarmi, il mio cazzo ormai duro piú di quelle rocce, si era gonfiato alla grande. Talmente gonfio che la pressione contro gli scogli, aveva fatto abbassare la pelle della mia cappella facendola uscire fuori. Continuai comunque a guardarla, non volevo perdermi nemmeno un centimetro della sua pelle. Osservai le sue cosce e le sue gambe, non erano proprio snelle, anzi. Mi immaginavo giá a letto quello che lei potesse fare, con quel suo fisico cosí pronunciato, avrebbe spompato chiunque. Sicuramente una cosí e da far stare sopra di te, permettergli di cavalcarti con tutta la sua "stazza" fino a toglierti l'ultima goccia di sperma che hai nelle palle. Mentre quei pensieri ronzavano nella mia testa, non smisi di guardarla e contemporaneamente feci scivolare la mia mano lungo il mio cazzo ormai dritto come un palo. Iniziai a masturbarmi, tutto quello spettacolo mi aveva eccitato come un adolescente. Ed mentre cercavo di svuotare le mie palle, continuai a godermi in tutti i sensi lo spettacolo di lei nuda, che intanto aveva iniziato a spalmarsi la crema aumentando la mia eccitazione. Iniziavo a sentire la sborra fermentare nelle mie palle e fu proprio in quel momento che il mio occhio cadde nell'angolo in basso a destra ...
... della reflex, notando l'orario impresso. Era tardissimo! Avevo il turno di pomeriggio e dovevo essere a lavoro prima di pranzo. Mi alzai subito, ancora con il mio cazzo dritto e con una sega a metá. Spensi la macchina fotografica e mi avvicinai alla spiaggia dove avevo lasciato tutte le mie cose. Intanto fortunatamente il mio pisello si era afflosciato permettendomi di rivestirmi. Cosí presi la mia borsa da mare e lasciai quel posto. Per tutto il giorno e quelli a seguire, il pensiero di quella cavallona non mi abbandonó. Cosí pensai che andando ogni settimana alla mia spiaggia, magari con un colpo di fortuna, l'avrei rivista. Le prime settimane andarano male, tanto che ormai pensavo di non rivederla piú! Ma proprio quando iniziavo a perdere le speranze, arrivó il momento tanto atteso. La rividi la prima domenica di Maggio, era sempre al solito posto e sempre nuda a prendere il sole. Stavolta l'eccitazione di rivederla dopo tanto tempo fu talmente grande che il mio uccello si gonfió nei miei boxer alla sola idea di parlarle. Giá... perché adesso mi sarei preso tutto tempo necessario per studiare qualcosa e agganciarla. Poggio le mie cose da una parte, mi tolgo il costume e con il mio pisello in uno stato di semi erezione, mi tuffo in mare. Decido di nuotare a largo e poi far rientro "verso" di lei come se fosse un caso. Almeno avrei avuto la scusa per dirle "che pensavo non ci fosse nessuno su questa spiaggia". Inizio la recita e mi dirigo verso la cavallona. Mentre esco ...