1. Il mio primo fidanzatino (terza parte)


    Data: 21/09/2017, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    Dovevo essere veramente pazza, probabilmente qualcosa non funzionava a dovere in me, almeno per quel che riguarda la mia sfera sessuale. Esasperata dal fatto di non aver ancora avuto un rapporto sessuale con un ragazzo della mia età, pur essendo sicuramente una ragazza decisamente attraente, una notte di inizio estate in cui ero particolarmente eccitata, presa da una voglia tanto insana quanto incontrollabile, ero uscita in giardino mentre i miei genitori dormivano e, attraverso la recinzione, avevo cominciato a masturbare il pastore tedesco dei nostri vicini di proprietà. Era stata una cosa strana, eccitante da morire, forse proprio perché così proibita. In pochi minuti, mi era bastato toccare il pene del cane, cominciare a masturbarlo, e sentire i suoi schizzi di liquido lubrificante che mi colpivano la mano ed ero venuta. Purtroppo non avevo potuto fare di più perché i padroni del cane si erano affacciati in giardino insospettiti dai guaiti di Bleck, ed io terrorizzata all’ipotesi di venire scoperta ero scappata in casa. Era passata una intera settimana, dopo i primi due o tre giorni in cui il senso di colpa la faceva da padrone, avevo digerito la cosa e non la trovavo più così schifosa, anzi, mi ero persino documentata on-line, sia leggendo qualche testo un po’ più scientifico. Avevo così scoperto che quell’ingrossamento che avevo sentito alla base del suo pene si chiama nodo, che si gonfia con l’eccitazione e serve anche a tappare la vulva delle cagne per vitare che ...
    ... il prezioso sperma se ne coli giù per le loro gambe rischiando di non fecondarle. Avevo letto con sollievo che non si prendono malattie scopando con un cane e che, cosa più importante non si rischia di rimanere incinta. Ero anche andata a guardare dei video di zoofilia, con donne si accoppiavano con i cani, e qualcuno lo avevo trovato estremamente eccitante. Ma ora finalmente era di nuovo notte, i miei erano fuori a cena e quel che era ancora meglio, anche i vicini non erano in casa, li avevo infatti appena spiati mentre, vestiti elegantemente, se ne andavano in auto. Di sicuro non sarebbero ritornati di lì a breve. Mi feci coraggio e uscii in giardino. Come l’altra volta ero in pigiama, anzi a dire il vero indossavo una leggerissima camicia da notte con delle semplici spalline di filo e ovviamente le mie mutandine di cotone bianco da innocente liceale. Non feci nemmeno in tempo ad arrivare alla recinzione che Bleck era già lì ad aspettarmi, scodinzolante ed eccitato di vedermi di nuovo. Evidentemente si ricordava molto bene dell’ultima notte che ci eravamo visti… A dire il vero in settimana avevamo avuto dei brevi incontri mentre al mattino uscivo per andare al liceo, o rientravo verso sera, ma ovviamente mi ero ben guardata di fargli altro che non fosse una breve carezza sul muso, non volevo certo insospettire qualcuno. Le notti passate invece, nel mio letto, non c’era stata sera in cui non avevo ripensato a quell’unico incontro, e non c’era stata sera in cui non mi ero ...
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