1. Sguardi e seduzione (prima parte)


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: Tempestadamore, Fonte: Annunci69

    E’ passato molto tempo oramai, da quella sera di molti anni fa, mi ricordo ancora il giorno in cui la vidi per la prima volta, anche se già ebbi modo di vederla in un paio di occasioni, di sfuggita, da lontano. Stavolta però ebbi l’opportunità di poterla scrutare da molto più vicino, con l’occasione di una cena tra pochi conoscenti (i così detti amici), una decina di persone al massimo. Tra me e lei c’erano delle amicizie in comune, nulla più, non sapevo niente di lei, forse nemmeno il suo nome e non mi ero mai posto il problema di saperlo; tengo a non dare mai importanza a nessuna donna, neanche alla più bella, questo perché con gli anni ho imparato a non fare mai sapere a nessuna donna del mio interesse, anche minimo, nei loro confronti. Prima perché sono più libero di giocare le mie carte con chiunque e come più mi intriga e secondo perché se trovi quella sbagliata, ti fa tanto soffrire, tanto…
    
    Era giovane, molto, forse era appena maggiorenne, non ricordo, ma il suo corpo sinuoso, già di donna, d’ebano intarsiato e scolpito, faceva passare in secondo piano tutto il resto, tutto. Era elegante e per niente volgare né nei modi, né nel parlare e né nelle vesti, anzi; personalmente penso che non ci sia nulla di più eccitante ed erotico di una donna che copre il suo corpo e le sue forme, lasciando alla totale immaginazione scoprire ciò che nasconde, scremando così il béccero sguardo affamato, dallo sguardo di un Uomo che cerca di capire quanta chimica ci vuole per ...
    ... scoprire cosa c’è sotto quei “veli”, lo sguardo Maschio che solo poche “femmine” incrociano. Non puoi essere per tutti, non a chiamata! E lei, quella sera era così, sobria con solo un filo di trucco…ahh adoro lo “charme naturel”.
    
    Quella sera però, c’era solo il tavolo che ci divideva e sarebbe stata la prima volta che avremmo avuto modo di parlare. Ricordo che notai che, quando il suo sguardo oscillava da una parte all’altra della tavolata, si soffermava su di me quell’attimo sufficiente a farmi capire che da me cercava qualcosa, forse un contatto, forse voleva parlarmi, o più semplicemente voleva presentarsi e conoscermi. Di fatto però, il suo “arrossire” ogni volta che mi guardava, la tradì, facendomi capire che forse la attraevo, forse …
    
    Durante la cena dialogai molto, e a volte bisbigliavo (apposta), con le due persone che sedevano accanto a me, e notai che lei, faceva di tutto per capire cosa stessi dicendo. Spesso, volutamente, mentre bisbigliavo senza apparente motivo, con gli altri, spostavo furtivamente il mio sguardo su di lei, quell’istante necessario a farle intendere che stessi parlando di lei con i miei vicini, inconsapevoli complici di questo mio gioco mentale che era iniziato quasi per caso, ma parlando di tutt’altro. Questo per capire se in qualche modo le interessavo o più semplicemente volevo farle capire che forse, non mi era indifferente, forse ...
    
    Passammo così tutta la sera, giocai tutto il tempo con lo sguardo. Alternavo sguardi fortuiti a totale ...
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