1. Sguardi e seduzione (prima parte)


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: Tempestadamore, Fonte: Annunci69

    ... indifferenza e fare come se non fosse nemmeno seduta li tra noi, così, per stuzzicarla, per valutare il suo interesse. Uno smacco per lei che era abituata ad avere chiunque ai suoi piedi.
    
    Infatti era dura non notarla, spiccava in mezzo a tutti senza dire, senza fare nulla per attirare l’attenzione, non potevi non soffermarti su quella ragazza che ti colpiva nell’insieme e non per dei banali particolari…già, guadarla per me era ormai come una droga.
    
    Arrivammo così alla fine della serata e non ci fummo mai rivolti una sola parola, benché fossimo stati tutto il tempo l’uno difronte all’altra. Stanco ed intrigato da questo gioco di sguardi, volli capire se stavo solleticando i nostri sensi a caso o se magari potevamo prima o poi tramutare quel gioco in passione pura. Allungai una gamba sotto il tavolo, delicatamente, e la sfiorai. Lei, in un istante, dapprima spalancò gli occhi illuminandosi in viso, poi dopo, con una occhiata intensa, pieno di malizia, incrociò il mio sguardo, fisso e penetrante su di lei e con un mezzo sorriso le dissi: "' Scusa, scusami, non volevo! "' . E lei, parlando quasi contemporaneamente e sorridendo imbarazzata mi disse: "' Ah sei tu, tranquillo figurati "'. Sfruttando l’occasione di quel momento tanto atteso da entrambe, iniziò senza sosta un dialogo tra noi come fossimo rimasti soli io e lei…"'Ma tu sei...amico di...Non ci siamo mai presentati, piacere V. "'. Io ...
    ... annuivo interessato, ma non per ciò che mi stava dicendo, in realtà il mio intenso sguardo, si concentrava sulla quella bocca che parlava, le sue labbra carnose che si movevano disegnando figure astratte bellissime.
    
    Con una banalissima scusa, la interruppi dal suo quasi monologo, in un momento di pausa tra un discorso e un altro e mi alzai per uscire dal ristorante a fumare una sigaretta. Contemporaneamente lei si alzò da tavola per andare in bagno, anche per non passare per quella che si era fatta lasciare lì da un uomo come fosse una qualsiasi (per me lo era stata fino a quel momento), con lei si alzò anche una sua amica per accompagnarla, ma al contrario di come fanno di solito le donne, rifiutò sorridendo all’invito della ragazza ad accompagnarla in bagno: "' No no non serve, vado da sola "'.
    
    Come mi aspettai, mi raggiunse poi fuori con la scusa di prendere un po’ d’aria… Dopo pochi istanti di silenzio, guardandola, le misi una mano sulla spalla e mi avvicinai. Notai i suoi occhi lucidi, carichi di emozione e desiderio e mi fece un sorriso che termino con la lingua che fece capolino tra quelle labbra carnose che si chiusero con un leggero morso e che fremevano di baciare le mie. Sospirai, mi avvicinai e le diedi un intenso bacio stringendola a me facendole sentire quello che più desiderava. La sua lingua si fece sentire come a dirmi, vieni, ti aspetto… [fine prima parte]
    
    Tempesta D’Amore
    
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