L'Università fuori sede (CAP 4)
Data: 28/08/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pensionato
L'UNIVERSITARIA FUORI SEDE (Cap. 4) Passarono due settimane senza che ci fosse alcun segno da parte dell'agenzia, dovetti come al solito adattarmi ai miei lavoretti, l'ingegnere, purtroppo, era partito per un congresso di lavoro e sarebbe stato fuori almeno un mese. Mi presentai all'agenzia e chiesi ad Anto di annunciarmi al capo. Lei imbronciata perché non l'avevo più cercata, dopo un breve colloquio telefonico , mi introdusse al cospetto di Giorgio che, sorridendo come al solito, mi accolse con il suo perfetto baciamano emi fece accomodare di fronte alla scrivania: Mi ascoltò seriamente e poi alla fine mi disse:” Cara Sonia i tempi sono quelli che sono, per le sfilate di moda cercano giovanissime quasi anoressiche, e non è il tuo caso, anche nel mondo dei personaggi famosi tutto è quasi fermo, nessuno vuol finire su youtube ripreso da un dilettante mentre esce da qualche locale in compagnia di ragazze, e, perciò, se non sei interessata a partecipazioni a produzioni porno, per ora non ho nulla per te, mi dispiace.” “Che vuol dire partecipazioni a produzioni porno?” “ A comparire in film porno, per ora come comparsa e poi ...sai da cosa nasce cosa...”. Certo la cosa non mi attirava, sapevo che al mio paese c'erano dei pornografi assatanati che non si facevano sfuggire mai una nuova uscita e quindi il rischio di essere riconosciuta era molto alto, perciò a malincuore declinai l'invito e me ne uscii sperando in tempi migliori. Anto, aveva capito perchè avessi voluto incontrare ...
... Giorgio, mi prese da parte e mi disse di sentire Sergio, il fotografo, perchè lui aveva un suo giro e c'era possibilità di guadagnare bene, se non si avevano molti scrupoli. Tentare non nuoce, pensai, e lo andai a cercare nel suo studio. Gli spiegai le mie esigenze e sorridente mi disse:” Allora bisogna integra il book fotografico con qualcosa di più spinto, sei disposta?” “Si” risposi con sicurezza. Mi disse di spogliarmi completamente e dopo alcuni scatti di fronte, di profilo e di spalle mi fece sedere su una seggiola:” Allarga le cosce e accarezzati la figa, ma senza coprirla. Adesso masturbati pensando a qualcosa che ti eccita particolarmente”. Certo così su due piedi non è che mi riesce molto bene, ma a lui bastò, mi fece vedere i provini, e vidi con piacere che il mio viso era travisato e non ero riconoscibile. Gli fui grata e nella considerazione che prima mi ero solo scaldata ma non avevo trovato soddisfazione, con la scusa di dargli un bacio sulla guancia, gli sfiorai con la mano la patta sentendo che la sua virilità era in tiro. Allora guardandolo negli occhi, cominciai a massaggiarglielo poi mi inginocchiai tirai fuori dai pantaloni un pene ben fatto, grande il giusto e lo presi in bocca. Immediatamente cominciò ad oscillare il bacino scopandomi letteralmente la bocca e mi pentii di essermi rivestita,perchè non potevo accarezzarmi la figa. Lui non aveva voglia di scoparmi ma voleva solo venirmi in bocca ed infatti dopo tre o quattro colpi ben assestati mi scaricò ...