Il corso a rimini - Racconti Erotici

Il corso a rimini

... finita a metà della grigliata. Non potevamo esimerci dall’ordinarne un’altra.

Alessia cominciava a lasciarsi andare a qualche battuta ironica a doppio senso. Il proprietario del ristorante veniva spesso da noi e ci viziava. Vedendo che tra noi due c’era feeling, pensava probabilmente che fossimo sposati o fidanzati. Ad un certo punto si lasciò andare ad un commento del tipo “siete proprio una coppia simpatica”, vi porto anche il miglior digestivo della casa. Lo offro solo in occasioni speciali. Lei mi guardò con un sorriso ammaliante.

Ci alzammo da tavola non ubriachi, ma in quello stato in cui si perdono tanti freni inibitori e si è più liberi di essere se stessi. Tornammo in albergo e mentre salivamo con l’ascensore, le dissi “E’ stata davvero una serata piacevole e divertente”, vidi prima un sorriso e poi una leggera smorfia da parte di Alessia, quasi fosse delusa che la serata fosse già finita.

Alessia indossava un bell’abito corto nero che lasciava intravvedere anche le autoreggenti che stimolavano pensieri audaci. Il tacco 12 abbastanza aggressivo completava il look di Alessia. Era decisamente una bella ragazza.

Certamente l’atmosfera che si era creata invogliava a tentare di andare oltre. Lei doveva fermarsi prima e mentre stava salutandomi per ritirarsi in stanza, le diedi il bacio della buonanotte. Ma in quel momento le sua labbra carnose si diressero direttamente verso la mia bocca. L’ascensore si stava aprendo, ma lo chiusi immediatamente. Non mi ...

... sembrava vero, la lingua di Alessia era già attorcigliata alla mia, mentre il suo seno generoso era appoggiato al mio petto.

Le dissi che la serata non era ancora finita… annuì con un cenno e mi invitò nella sua stanza. La porta si aprì e si richiuse di colpo, perché presi Alessia e la spinsi proprio contro la porta della stanza. Cominciammo a baciarci con una passione che poche volte avevo provato in vita mia. Lei era molto calda e passionale. Si capiva che era vogliosa e calda. La mia mano si fece subito strada tra le sue gambe; giocai un po’ tra le autoreggenti e le sue mutandine. Sentivo che lei era desiderosa di altro. Già fremeva e quando il mio dito spostò le mutandine, sentii che la sua bella passerina depilata era giù umida.

Ho voglia di cazzo mi disse, non scopo da quasi un anno. Stasera mi sono divertita con te a cena e non voglio che questa bella serata finisca. Il mio cazzo già duro ebbe un ulteriore sussulto. In poco tempo l’avevo già spogliata, la baciavo avidamente, mentre le mie mani si facevano strada sul suo corpo. Lei era molto calda e vogliosa.

“voglio prendertelo tutto in bocca” mi disse. Io presi la sua testa ed i suoi capelli e la guidavo mentre lei mi spompinava avidamente. “Facciamo un bel 69, cosi’ ognuno dei due si prende cura del piacere dell’altro”, continuò Alessia.

Aveva una bella fichetta, la mia lingua entrava ed usciva e giocava con il clitoride.

Ad un certo punto non ce la fece più. “Sbattimelo tutto dentro, trattami come se fossi ...