1. La finestra sul giardino


    Data: 29/08/2018, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    Era arrivato il momento di strappare la nona pagina del calendario e dare così il via al decimo mese dell�anno. L�autunno iniziava a farsi sentire con qualche sporadica e breve pioggia, eppure la calura estiva continuava a tenere banco. Quella mattina, appariva evidente come le poche gocce di pioggia della sera precedente non avessero fatto altro che rendere il clima più afoso, a livelli quasi insopportabili.Max aveva appena terminato il suo allenamento casalingo, non resistendo ad indossare, durante lo stesso, nulla più che un paio di striminziti slip bianchi. Con ancora gocce di sudore ad imperlargli il corpo, anelava unicamente rigenerarsi sotto il potente getto d�acqua della doccia.Tuttavia, imprecò tra sé e sé quando si rese conto di aver dimenticato di ritirare il bucato steso al sole, bucato che includeva anche il suo accappatoio. Con una voglia di rivestirsi rasente lo zero, Max pensò bene di uscire in balcone a prendere l�indumento restando in intimo, dopo essersi accertato che non vi fossero occhi indiscreti a scrutarlo dai condomini adiacenti.Lungo il tragitto, passando davanti ad uno degli specchi disseminati per l�abitazione, non poté fare a meno di compiacersi per ciò che si trovava davanti. Dopo un�adolescenza all�insegna del movimento fisico, negli ultimi anni si era un po� lasciato andare godendosi, senza troppe remore, i piaceri del cibo e soccombendo, causa università prima e tirocinio poi, ad una vita frenetica ma, allo stesso tempo, piuttosto sedentaria. ...
    ... Durante la primavera di quell�anno, più per recuperare un soddisfacente stato di benessere che per vanità, si era ripromesso di seguire una dieta attenta e di riprendere un costante allenamento atletico. Questi propositi, messi in atto con non pochi sacrifici, avevano decisamente portato i miglioramenti sperati. I chili di troppo erano quasi del tutto svaniti, e un accenno di muscolatura faceva capolino su di un fisico già naturalmente imponente, per via dei suoi centonovanta centimetri di altezza e di spalle e torace ampi per costituzione.Il ragazzo rimase ad osservarsi qualche secondo, prima di accostarsi alla portafinestra della cucina per accertarsi che da nessuno dei palazzi perimetranti i giardini condominiali vi fossero persone affacciate. Stabilito ciò, sgattaiolò rapidamente in balcone, verso lo stenditoio.Fu allora che i suoi occhi si posarono sul sesto piano del palazzo bianco e giallo che, a neanche venti metri di distanza, spiccava alla sua sinistra. Proprio davanti la portafinestra di uno degli appartamenti, sommersa da scatoloni di ogni genere, Max scorse una delle ragazze più belle che avesse mai visto in vita sua. I setosi capelli corvini le ricadevano sciolti lungo la schiena, fin quasi al sedere, due occhi vispi e neri come la notte scrutavano l�ambiente circostante, presumibilmente per collocare mentalmente la roba ancora contenuta nelle scatole, un fisico asciutto ma dalle forme prorompenti si muoveva con grazia in mezzo al disordine che regnava assoluto. ...
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