1. Nella sala di sandro 2


    Data: 29/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Megaciccio

    ... nuova posizione, così inusuale.
    
    Inizia tirando bene il prepuzio verso il basso, per poi ritirarlo su un paio di volte. Pensai che se piaceva a me quando mi masturbavo, sarebbe piaciuto anche a lui. Poi massaggiai le palle. Poi iniziai a fare entrambe le cose utilizzando tutte e due le mani.
    
    Nel frattempo Sandro si accarezzava il corpo: il sedere, le spalle ed il petto. Stuzzicava i capezzoli e ogni tanto giocava anche con i miei, cosa che mi piacque parecchio.
    
    Era bello, piacevole. Non credevo che mi sarebbe piaciuto menare il pisello di qualcun altro.
    
    Mugugnava godendosi il mio tocco; cercavo di sfiorarlo delicatamente come aveva fatto lui poco prima con me e mi dava indicazioni su dove gli piacesse essere toccato maggiormente.
    
    Tre cose mi colpirono di quella prima esperienza . La prima che si comportava come mi ero comportato io con qualche ragazza, ricercando il massimo piacere. La seconda fu che io stesso cercavo di sforzarmi al massimo per dargli piacere. La terza che, diversamente da me, lui si preoccupava costantemente che io stessi bene e che continuare mi piacesse, cosa della quale io non mi ero mai preoccupato con nessuna compagna di sesso.
    
    Cercavo di lavorarglielo meglio possibile quando Sandro mi chiese "dai, prendilo in bocca"
    
    "E no, io quella cosa lì non la faccio proprio" dissi in tono secco
    
    "Quale scusa" chiese lui
    
    "Quella cosa dell'ingoio!!!! Non ci pensare proprio!!!!
    
    Mi guardò divertito. "Ti ho già detto che faremo solo quello ...
    ... che vorrai, non mi credi? Ma almeno proviamo a fare qualcosa!! Tranquillo, non era mia intenzione arrivare a quel punto, anche se da come ti dedichi a me penso che presto mi chiederai tu di venirti in bocca"
    
    Di nuovo rimasi a bocca aperta.
    
    "Procediamo per gradi mi propose "inizia baciandomelo e vedrai che piano piano vorrai leccarlo sempre più."
    
    Poco convinto riafferrai il cazzo con la mano destra e lo avvicinai alle labbra. Iniziai come mi aveva suggerito lui, baciandolo sulla cappella.
    
    La pelle sul suo glande era tesa e liscia.
    
    Il sangue la riempiva trasmettendomi il suo calore attraverso i tessuti.
    
    Lo baciai sopra. Poi di lato. Poi sotto.
    
    Continuai a scendere lungo l'asta e sentire il tepore di quel randello di carne sul viso fu meraviglioso. Mi piaceva la rigidità di quel cazzo, ma anche la delicatezza di quella pelle e la tortuosità dei vasi sanguigni che lo solcavano donandogli una forma irregolare. Lo baciavo e lo strusciavo sulle labbra, sulla faccia, colmando le narici con l'odore del suo pube che mai avrei pensato potesse essere così piacevole.
    
    Scesi fino alle palle dove ebbi qualche difficoltà in più. Ogni tanto guardavo in alto ed incontravo gli occhi di Sandro che mi osservava beato e soddisfatto, compiacendosi di quanto facevo.
    
    Provai a succhiargli i coglioni, ma forse fui troppo irruento e lui si ritirò appena, gemendo.
    
    Risalii piano la strada da poco compiuta e quando tornai in cima mi venne spontaneo: tira fuori la lingua e diedi ...