1. Una moglie infoiata


    Data: 30/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    Avvertenze: questo racconto - che si divide in tre parti - è scritto su fatti realmente accaduti. I nomi sono inventati e ci si scusa per eventuali casi di omonimia.
    
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    Una moglie infoiata
    
    1.
    
    Avevo conosciuto mia moglie appena diplomato geometra, quando lei era in seconda ragioneria. Era minorenne, ma ci siamo innamorati e i suoi genitori ci hanno lasciati fare.
    
    Ero spiantato, ma suo padre aveva una piccola impresa edile, con quattro operai e un motocarro. Mi assunse e io non persi l’occasione. In un anno gli operai erano diventati 10, in due erano diventati 50.
    
    Quando mia moglie si diplomò, ne avevo assunti 100. Non ero più un giovane geometra spiantato e quando suo padre morì, mi aveva affidato la sua famiglia e la sua azienda.
    
    Quando sposai sua figlia, l’azienda aveva 200 operai, due macchine movimento terra, cinque betoniere e 10 autocarri. E il motocarro storico nell’atrio dell’azienda.
    
    Quando ebbi il primo figlio, mia moglie aveva 22 anni, quando ebbi la figlia ne aveva 23. Poi, però, qualcosa cambiò. Mia moglie rallentò il suo ruolo di moglie per assumere sempre più quello di madre dei nostri figli. Un po’ alla volta la sua passione a letto sembrava scomparire. Quando mi accorsi che lo faceva per dovere e non per voglia, le chiesi se voleva che smettessi.
    
    D’altronde, non avrei forzato la mano a una sconosciuta, a maggior ragione decisi di farmi indietro.
    
    Preferiva che smettessi di fare sesso.
    
    Ma contraccambiò con gratitudine, dicendomi ...
    ... a lettere più o meno chiare “Divertiti!”. Usando l’intelligenza, ovviamente, un po’ alla volta mi dedicai alle donne che conoscevo, accorgendomi che poco o tanto quasi tutte erano disponibili. Forse sapevano della nostra crisi del settimo anno (così l’aveva definita il suo ginecologo) e magari speravano che l’avrei lasciata per una di loro. Errore madornale, perché io amavo mia moglie e lei amava ma. E amavamo la nostra famiglia.
    
    Fatto sta che quando iniziò la storia che sto per raccontare, la nostra azienda era diventata una multinazionale che fatturava un miliardo di euro all’anno, i miei figli erano all’università uno a Londra e l’altra a Arvard a fare dottorati e stage di varia natura, mia moglie era diventata una bellissima cinquantenne (che desideravo ancora) e io chiavavo con sempre maggiore creatività le più belle donne di questo mondo.
    
    Il gentlemen agreement tra me e mia moglie aveva funzionato e gliene sarei stato sempre grato.
    
    Poco dopo mezzogiorno di una calda giornata di primavera, ero nel mio ufficio con tre donne. Ultimamente cercavo di divertirmi con ricercatezza e davo precedenza alle coppie di amiche, meglio ancora alle tre amiche. Erano venute nel mio ufficio senza le mutandine, due donne le avevo messe di lato in modo che potessi accarezzare le loro intimità, mentre la terza mi faceva un pompino. Poi le avevo girate a 90 gradi sulla scrivania, avevo sollevato loro le gonne e, mentre chiavavo da dietro la centrale, con le mani accarezzavo le altre ...
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