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Da un gioco di fantasia ne verrà fuori una bella fotografia..
Data: 31/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Eva & Marco
... discreto e che i rullini sarebbero dovuti rimanere a noi. Marco colse la mia solita ambiguità e contrariamente al solito canovaccio del botta e risposta con cui spesso ci stuzzichiamo, questa volte chiuse l’argomento evidenziando come fosse difficile trovare la persona adatta. L’argomento ricapitava spesso durante le nostre scopate e la cosa ci faceva eccitare. Diverse situazioni furono immaginate e tutte provocavano in me una reazione di assoluto godimento. E Marco se ne accorgeva eccome. Una sera, dopo un buon calice di barolo, mi disse di prepararmi a dovere in vista del prossimo week end perché mi aveva organizzato una sorpresa. Sinceramente pensai subito ad una delle nostre gite fori porta e la cosa non mi dispiaceva affatto. Il giovedì sera la mia valigia era insolitamente pronta ma quando Marco rientrò a casa mi prese in giro dicendomi che non aveva senso la valigia perché non andavamo da nessuna parte. Lui rideva e si divertiva, la sorpresa era riuscita perfettamente mentre io ci rimasi un pò male sia per la mancata gita sia per non aver idea di cosa mi aspettasse. Nonostante la valigia non servisse io mi ero curata con dovizia, due ore dall’estetista per diversi trattamenti, un’ora dal parrucchiere e diverse ore nella scelta dell’intimo e di suppellettili e giochini erotici. Ero pronta a tutto. L’indomani sera, dopo aver salutato nostro figlio, felice di passare in week end dai nonni, tornai a casa dove mi aspettava Marco che aveva preparato un cenetta deliziosa e ad ...
... alto contenuto afrodisiaco. Tutto ovviamente annaffiato da in buon vino rosso di primissima scelta. Anche una cenetta da soli non era affatto male... La cena proseguì divinamente, il vino scorreva e le allusioni erotiche di Marco contribuirono a rendere quel momento carico di aspettative. Quella soporosa magia fu interrotta solo dal citofono. Chi era a quest’ora? Marco andò ad aprire e subito dopo mi fece cenno di prepararmi per la sorpresa. Ecco, fu in quel momento che mi prese quasi un attacco di panico. Non ebbi nemmeno il tempo di mettere in ordine le idee che squillò il campanello. Un ragazzo di bell’aspetto entrò e si scambiò una vigorosa stretta di mano con Marco. Le borse che portava a tracolla mi aprirono la mente in un nanosecondo. Il fotografo! Lo aveva trovato! Non c’era modo di chiedere chi fosse, quali accordi aveva preso, Marco mi aveva preso in contropiede (il gergo calcistico me lo ha trasferito Marco). Si presentò come Andrea. Poteva avere massimo 30 anni e aveva un che di tenebroso. La mia unica richiesta fu di trattenere per noi i rullini. Andrea mi guardò con aria stupita e mi disse che non c’era assolutamente problema, Marco e lui lo avevano già concordato. Mi rassegnai ad essere attrice passivamente protagonista della mia stessa fantasia. Andrea organizzò le luci in modo saggio, luce soffusa ma ben distribuita. Marco gli offrì da bere ma lui educatamente rifiutò. Io ebbi bisogno di un rabbocco alcolico, Marco mi versò una dosa generosa di bayles mentre ...