1. Compere di lingerie


    Data: 01/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: sabrinatrav, Fonte: RaccontiMilu

    ... salii subito, sedendomi circa a metà. Di fronte a me stava seduto un signore sui sessant�anni circa, che guardava nella mia direzione e due file avanti, una signora sui quaranta circa. Guardando fuori dal finestrino vedevo il loro riflesso, e dopo qualche minuto mi accorsi che entrambi guardavano verso le mie gambe. Con la leggera corsa ed essendomi seduta in fretta, il vestitino si era leggermente alzato e sulla gamba destra, il bordo della calza faceva capolino e si intravedeva il gancetto laterale spuntare oltre. Cercai di far scorrere il vestito, coprendo un poco , ma pian piano questo risaliva. Guardai la signora e sorrisi mentre compivo il secondo tentativo di coprirmi, e lei ricambiò il sorriso con una leggera aria complice, come a dire �ah, lo so bene che sono cose che succedono cara��, ma nel riflesso gli occhi che dicevano molto di più erano quelli dell�uomo alla mia destra che con aria da predatore mi mangiava dalle caviglie salendo su. Il calore percepito in camera cresceva col passare dei minuti trascorsi in quella situazione. Il mio lato esibizionista giocava con la fantasia, mentre l�imbarazzo di essere così scoperta si attorcigliava intorno alle caviglie e mi accellerava il battito. Alla mia fermata mia alzai e mi misi davanti alla porta salutando con un sorriso la signora. Ero in piedi giusto davanti all�uomo, che ad altezza viso si ritrovava i miei fianchi. Mi esplorava con gli occhi, potevo sentire la sua voglia strisciare tra le mie cosce a cercare il ...
    ... mio nettare. Sentivo il mio odore sprigionarsi mentre il semaforo rosso ritardava la ripartenza del mezzo fermo a venti metri dalla mia discesa, e diffondersi e pensavo suo respiro affannoso che voleva carpire il mio profumo. Guardavo fissa di fronte a me, mentre l�autobus ripartiva,ed i miei capezzoli spingevano sempre di più sul vestito attraverso il pizzo. La giacchetta semi aperta lasciava intuire la forma del seno e il suo sguardo si spingeva su e giù, strizzandoli delicatamente e facendomi mordicchiare i capezzoli eretti. Le porte si aprirono e obbligai le mie ginocchia a piegarsi per scendere, il sussurro mi accarezzò l�orecchio mentre il piede appoggiava sul marciapiede �splendido il reggicalze�.� Proseguii mentre le porte si richiudevano, il suo sguardo incrociò il mio per la prima volta e vidi la sua voglia penetrarmi ovunque. Ero completamente bagnata, in dieci minuti la mia eccitazione si era trasformata in voglia sfrenata di accarezzarmi, penetrarmi, accarezzarmi ancora, sentire le mani di quello sconosciuto che mi pigliavano con forza e voglia, magari appoggiata ad un muro. La mia fantasia cresceva e ai miei passi seguiva il movimento di ancheggio del bacino su quei trampoli, sfregando le coscie su quel lago, sentendo il filo del perizoma che mi accarezzava l�ano, e i capezzoli che sfregavano sul pizzo ruvido. Non avrei resistito molto. Dar sfogo a quella voglia iniziò a diventare il centro dei miei pensieri. Ad ogni passo sentivo sfregare le gambe velate, gli ...
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