1. CRONACHE DELLA GALASSIA


    Data: 02/09/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu

    UN INCARICO SPECIALEEntrai a far parte della flotta stellare quasi per caso: non che non mi piacesse volare, ma una volta terminato il ciclo di studi superiori, avrei voluto stare un anno per conto mio........giusto il tempo necessario per guardarmi intorno, magari viaggiare un pò e fare nuove esperienze .......Se fosse dipeso solo da mia madre, sarei certo riuscito nell' intento, ma purtroppo mio padre era di parere contrario........figurarsi: lui, un militare di carriera che era nato con il bastone del comando fra le mani. Indubbiamente si era fatto da s&egrave......anzi, per essere più espliciti, si era davvero fatto il culo e continuava a farselo: per uno come lui, la flotta era tutto.....l' onore, il rispetto, il prestigio e minchiate varie! In altre parole, non gli andava giù che trascorressi un anno intero a cazzeggiare......era questa la sua idea.......e poich&egrave senza soldi in tasca i miei sogni di gloria andavano praticamente a puttane, fui costretto -mio malgrado- a scendere a compromessi. In effetti, una via d' uscita c' era eccome, ma avrei dovuto viaggiare e nel contempo lavorare per mantenermi: la cosa non mi entusiasmava e di conseguenza, cedetti alle pressioni dell' ammiraglio rompicoglioni. Già, perch&egrave il paparino aveva raggiunto la più alta carica già anni prima, quando -governatore di una lontana colonia del quadrante Delta- si era trovato nel bel mezzo di una guerra civile: in poche settimane, appoggiato ovviamente dal suo esercito, era ...
    ... riuscito a ristabilire l' ordine e, morale della favola, al ritorno in patria fù insignito delle più alte onorificenze. Tra l' altro, i miei amici non si rendevano conto della situazione e avrebbero tanto desiderato un ammiraglio che girava per casa: sai che gioia! Non a caso, mia sorella Clio -fiutando il pericolo- si era "volontariamente" arruolata: aveva già completato gli studi con la relativa specializzazione in tattiche di guerra e stava completando il suo tirocinio. Per cui, quando mio padre mi chiese "gentilmente" cosa volessi fare della mia vita e che progetti avessi per il futuro -capìta l' antìfona- non dovette faticare nemmeno più di tanto per convincermi a fare il grande passo: il primo giorno -con l' inizio dei corsi universitari- mi accompagnò personalmente e vidi decine di persone -compresi i miei professori di corso- semplicemente genuflettersi al suo arrivo. Indubbiamente, l' ammiraglio Scott era per tutti un eroe, una celebrità......una specie di icona da appendere in soggiorno e mi resi ben presto conto che andare in giro con il suo cognome, avrebbe comportato per me una serie interminabile di onori e di frasi del tipo "tuo padre &egrave un grande", ma anche di oneri: infatti, essendo il figlio di mio padre, tutti i professori si attendevano sempre da me il massimo e per ottenere i medesimi risultati, ero quindi quasi obbligato a rendere il doppio dei miei compagni di corso. Non che la situazione mi spaventasse.......assolutamente no, ma ne facevo più che altro ...
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