CRONACHE DELLA GALASSIA
Data: 02/09/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu
... la a maiuscola e, da quanto avevo appreso al primo impatto, molto sbarazzina.......forse anche troppo.........una con le idee chiare.......Perchè si interessava ad uno come me? Indubbiamente avevo il mio fascino, ma lei era decisamente di una categoria superiore, rispetto ai miei standard......Alle tre in punto, bussai alla porta del suo studio: mi venne prontamente ad aprire e mi accolse con molta cordialità.......era una donna estremamente affascinante e notai che aveva cambiato abito: il suo abbigliamento era molto semplice.....quasi spartano: camicetta, gonna al ginocchio e due ballerine con un leggero tacco. Ai capelli neri legati a mò di coda, facevano da contrasto due occhi verdi che calamitavano ad ogni minima occhiata. Non le piacevano i fronzoli: mi fece accomodare nel suo studio, in una sala interna. C' era un divano già aperto........era quasi a due piazze, ma non ebbi nemmeno il tempo di guardarmi attorno, che già aveva tirato giù gonna e camicetta..........qualche istante ed anche il reggiseno ed un minuscolo slippino trovarono posto sul pavimento di acero. Il suo corpo -almeno da nuda- era statuario........i capezzoli già pronunciati e la fica perfettamente rasata. Senza dire una sola parola, si avvicinò ed iniziò a spogliarmi........molto più lentamente di quanto avesse fatto con sè stessa: la lasciai fare e, quando ebbe completato l' opera, le nostre labbra si unirono e si schiusero all' unìsono, dando la possibilità alle lingue di soddisfare ...
... tutta la loro libidine, con un saporito ed estremamente arrapante scambio di saliva. Aveva due chiappe sode e senza tanti complimenti, inserii una mano nel solco e scesi fino a raggiungere da dietro la fessura vaginale: era già abbastanza umida ed il contatto la fece trasalire e si strinse ancora più a me. Proseguendo imperterriti a baciarci, ci avvicinammo al divano e precipitammo nel morbido: mi ritrovai sopra di lei, che istintivamente aprì le cosce: fui travolto dagli odori e dopo averle palpato le tette e leccato i capezzoli, mi addentrai in più piacevoli meandri, ritrovandomi a scoparla con la lingua che introdussi nella sua cavità semiaperta. Non ebbi alcuna difficoltà a farmi strada e, quando di lì a breve mi venne in bocca, mi inebriai con la sua essenza di femmina, continuando a sgrillettarla: si dimenava e mi incitava a fotterla.........voleva essere stantuffata........aveva voglia di cazzo. Allora mi misi in ginocchio insinuandomi fra le sue cosce e poggiai la punta della cappella sull' ingresso della bernarda ormai fradicia: le scivolai dentro senza alcuna fatica ed accolse il randello con un grido di pura eccitazione. Piegò quindi le ginocchia ponendo le piante dei suoi splendidi piedini a diretto contatto con il mio petto: la posizione era troppo invitante e cominciai a leccarle e succhiarle le dita di un piede mentre la facevo mia........Entravo ed uscivo dalla sua fichetta a ritmo sostenuto e, dopo aver assaporato per l' ennesima volta gli aromi un pò aspri ma ...