1. Piccolo e minuto sfondato da grande e grosso


    Data: 02/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... sistemarsi in un’altra parte…
    
    Durante quel lungo lavoretto Lorenzo continuò ad incitarlo e a sottolineare la sua maestria e smise solo quando si fermò.
    
    “Vuoi scoparmi?”
    
    “Sei sicuro? Hai visto quanto è grosso. Hai un culetto così piccolo… Dai! Sei troppo stretto per il mio cazzo.”
    
    Gli sorrise ancora ma non rispose continuando con un: “però ti metti il preservativo.”
    
    “No, dai. Guarda che lo dico davvero. Ti faccio male.”
    
    “Non credo. Ne ho già presi di belli grossi.”
    
    Fece una faccia incredula e sembrò scettico. Il ragazzo si girò e si piegò in avanti allargandosi le chiappe con le mani.
    
    “Ti sembro tanto stretto?”
    
    Lo spettacolo era eccitante e l'uomo si abbassò e gli spostò le mani per metterci le sue. Effettivamente sembrava molto morbido e cedevole quel buchino e… non seppe resistere. Ci incollò la bocca sopra e iniziò a leccarlo con avidità, prima dall’alto al basso e poi concentrandosi solo sul buchino. Infilò dentro la lingua gustandosi quella meravigliosa fessura e alla fine ci infilò un dito e poi due, accorgendosi che nonostante fossero tozzi ci scivolavano dentro con estrema facilità.
    
    “Ci credi adesso? Pensi che potresti scoparmi?”
    
    “Proviamo! Ma se mi accorgo che ti fa male mi fermo subito.”
    
    “Non mi farà male...”
    
    “Vieni, andiamo in camera. Vuoi lavarti?”
    
    Gianni rispose di si e lui gli mostrò dov’era il bagno prima di andare in camera.
    
    Come il ragazzo ritornò lo trovò in piedi vicino al letto ancora con quell’imponente erezione ...
    ... e con il condom in mano. Gli strizzò l’occhio e prese la protezione che con disinvoltura gli srotolò sul cazzo.
    
    “Proprio sicuro?”
    
    “Si.”
    
    “Prendi. E’ silicone. Con questa scorrerà meglio. Se ti fa male dimmelo.”
    
    Gli fece nuovamente l’occhiolino e salì sul letto: “come vuoi che mi metta?”
    
    “Sei così minuto che… Mi vieni sopra tu? Se no ti schiaccio.”
    
    “Va bene.”!
    
    Lorenzo si sdraiò sulla schiena con quel grosso palo che puntava perfettamente verso il soffitto.
    
    Gianni gli passò sopra la crema, mettendone anche altra tra le chiappe.
    
    “Di faccia o di schiena?”
    
    “Di faccia, voglio vederti.”
    
    Lo scavalcò e piegando le ginocchia si abbassò sulla cappella turgida. Lo centrò senza aiutarsi con le mani e in un attimo la fece sparire dentro di lui e, continuando a sostenere il suo sguardo, gli si accovacciò sopra lasciandosi penetrare completamente.
    
    “Tutto! Lo hai preso tutto!” esclamò meravigliato ed afferrandogli le mani.
    
    “Neanche un gridolino! Si lamentano tutti quando lo prendono. Ma che culo hai? Ma quanti ne hai presi?”
    
    Rimanendo fermo e ben piantato dentro: “non ci crederai ma ne ho presi solo due. Belli grossi però. Come il tuo. Ti sento tanto sai. Mi piace. E’ proprio grosso e lungo. Mi riempi tutto.”
    
    “Due! Hai preso solo due cazzi!”
    
    “Si solo due. Uno di questi però lo prendo ancora… ed è bello grosso. Non come il tuo ma poco meno.”
    
    Lorenzo gli sorrise e lui iniziò a scoparsi. Prima piano, come per misurare la distanza, quindi aumentò ...
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