Madame
Data: 03/09/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti
Intimorita la ragazza con i lunghi capelli neri aspettava alla porta cercando di mantere i tremori delle gambe. La vergogna e l'emozione erano più che presenti in lei, la dominavano. Continuava ad accarezzare il divano in velluto e a guardare i candelabri e gli arredi classici della villa. La cura maniacale, lo stemma riportato su ogni pezzo di quel museo adibito a residenza la colpivano e le ricordavano i suoi studi al collegio, fatti con poca attenzione e poca cura. Eppure quella casa le ricordava qualche letterato, un esteta che aveva una villa come quella. Era sicura che non fosse Carducci, doveva essere qualcun altro ma che le importava ora. La grande "S" intarsiata sullo stemma più alto, due lupi che la difendevano e una corona. Un galoppino le aveva detto che quello era lo stemma della casa della Signora, gli aveva parlato di araldica, un termine mai sentito. -È il suo turno, prego- Tuonò imperioso un nuovo cameriere. Il grande portone si richiuse con qualche cigolio e la giovane pensò che anche quel rumore fosse parte dell'arredo. -Madame, la signorina è qui per lei- -Rodolfo...- -Signora illustrissima...- -Chiami Alexia e la conduca qui, mi serve qualche minuto però- -Certo- Il bravo servitore si allontanò e richiuse il portone. Una camera da letto vellutata e rossa, con quadri di nudi e statue di ceramiche costose e barocche si presentò alla vista della ragazza. -Cosa ti serve?- -Signora mi hanno detto che lei può essermi d'aiuto- -Dimmi, cosa ti occorre- -Mi hanno ...
... detto che lei costruisce carriere, che lei è capace di portare la luce dove c'è il buio- -Hai una vita difficile?- -Signora, sì. Sono in difficoltà- -Sei molto bella, sai quali sono i costi?- -Sono pronta ad affrontarli- -Sei libera di andartene, ne arriveranno di più belle- -Sono io il meglio che può avere per il suo spettacolo, signora- -Sei audace, bada però... non diventare superba. Potrai essere superba solo quando ti potrai permettete scimmie che giocano per te a tuo piacimento- -Lei se le può permettere, Signora- -Denudati, devo visitarti... ah, nome?- -Mi chiamo Benedetta, Signora- -Ah, mi piace Giulia- -Scusi Signora, Benedetta...- -Giulia non insistere e spogliati- Giulia aveva capito che doveva stringere i denti e continuare a sopportare, le avevano detto già dutto. Forse il suo nome non era gradito alla Signora, forse era solo per umiliarla di più. Agli animali si danno i nomi, pensò. La Signora le venne vicino e l'annusò, poi si leccò le mani e prese a toccarle la vulva. -Sei vergine?- -No, Signora. L'ho persa un mese fa quando ho compiuto diciotto anni- La Signora iniziò a penetrarla con le dita, poi assaggiò il suo sapore. -A novanta, ora- Giulia non esito e aprì bene le natiche per mostrare il culo alla Signora. Una slinguata tra la vulva e l'ano le gelò il sangue. -Sei buona Giulia, davvero, ed è la tua fortuna perché mi sei antipatica... col seno ci siamo ma vedi di farteli restare ritti durante l'amplesso. Hai un bel culo, per il resto ci siamo. Una bella ...