1. Il treno per Mestre


    Data: 03/09/2018, Categorie: Etero Autore: Ombro, Fonte: RaccontiMilu

    Questa estate torinese è torrida…. Insopportabile. Siamo tutti qui a nasconderci dal sole sotto le piante, spostando regolarmente le nostre vettovaglie in modo da sfuggire alla calura. A parte il caldo e l’umidità la giornata sta procedendo alla grande, cosi bene che si sono fatte le 4 in un attimo i treni per me e Giulia stanno per partire da porta nuova. Giulia bacia il suo ragazzo che mi ha incaricato di scortarla fino alla stazione e salutando tutti ci allontaniamo dal gruppo. Lontano dallo sguardo attento di Sergio, posso finalmente dare una sbirciatina al suo decoltè, rimango quasi ipnotizzato da fare ondulatorio dei suo seni mentre cammina. Nonostante siano due belle bocce si muovono elasticamente, sinceramente apprezzo lo spettacolo ma non mi passa nemmeno per la testa di provarci con la ragazza di qualcun altro. Scegliamo di andare in stazione a piedi visto che il nove o un suo surrogato che ci porti in stazione non arriva, parlottiamo del più e del meno e di come sia la vita a Mestre, citta dove lei sta per tornare. E’ sicuramente una ragazza brillante e intelligente, ma i suoi occhi azzurri sembrano dirmi qualcosa che non riesco a capire, probabilmente sta civettando un po’ ma nulla che lasci intendere altro. Entriamo nel grosso salone di Porta Nuova e il tabellone delle partenze annuncia che Giulia dovrà aspettare almeno un paio d’ore in stazione per poter tornare a casa. Le propongo di riaccompagnarla al Valentino dove il resto della compagnia sta ancora ...
    ... bivaccando ma stranamente mi chiede di farle compagnia ancora per un po’. E cosa dovrei dirle? Dopotutto ho un treno ogni tre quarti d’ora e lasciarla lì in stazione non mi pare gentile. Vista la calura ci sediamo su pavimento di marmo, l’altissimo salone è fresco, poso lo zaino e mi appoggio al muro, Giulia si siede tra le mie gambe e appoggia la sua testa sulla mia spalla. Con un po di imbarazzo faccio finta di nulla, ma dopo poco il suo sedere si avvicina al mio bacino, si volta e mi bacia. La sorpresa ha cancellato per un attimo il caldo, riprendendo il controllo delle mie azioni smetto di baciarla e molto scoordinatamente le chiedo qualche spiegazione. Con una certa sicurezza e disinvoltura mi spiega che nonostante il suo rapporto con Sergio sia importate, la distanza tra i due era un problema che avevano risolto da entrambe le parti con “piccoli” tradimenti, a volte ammessi a volte no e che in questo preciso caso era un po alterata dal fatto che avesse lascia a me l’onere di accompagnarla alla stazione al posto suo. In pratica assieme alla delega da accompagnatore avevo vinto anche i privilegi di amante, per quanto assurdo mi sembrasse. Anche dopo il bacio Giulia staziona tra le mie gambe e mi parla, poi si alza e chiede di accompagnarla all’obliteratrice e successivamente al binario. Essendo la stazione di partenza il treno per Mestre è già sul binario un ora e mezza prima della partenza, mentre il treno che avevo intenzione di prendere lasciava a stazione, dal binario 18, ...
«123»