1. Davide e dario - capitolo 2


    Data: 04/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ennese80

    Capitolo 2
    
    Se fossi stato solo passivo, la sintonia sessuale con Davide, sarebbe stata a dir poco perfetta.
    
    Ci vedevamo almeno due volte a settimana, era sempre lui a venirmi a trovare e sempre nel pomeriggio, visto che fra lavoro e famiglia non era semplice ritagliarsi altro tempo.
    
    Davide ci sapeva fare, durava tantissimo, specialmente durante la penetrazione.
    
    Amavo leccare il suo corpo e, come mi confessò, lo adorava anche lui, lo riteneva rilassante specialmente dopo una giornata di lavoro.
    
    Appena entrava in casa ci baciavamo e, con le labbra unite, andavamo dritti in camera. Io lo aspettavo con indosso solo l’accappatoio, che mi toglieva non appena la porta si chiudeva alle nostre spalle, e così restavano solo i suoi vestiti da togliere.
    
    Lo mettevo subito a petto nudo e leccavo ogni centimetro di quel meraviglioso corpo con muscoli duri forgiati dal duro lavoro e una morbida pancetta. La mia lingua si soffermava sui suoi capezzoli e seguiva le linee dei pettorali e poi scendevo giù fino all’ombelico per poi risalire arrivare ad un’ascella, girare sulle sue larghe spalle fino all’altra ascella e ritornare ai capezzoli. Davide era sempre pulitissimo, non esagerava mai con profumi o deodoranti ma emanava naturalmente un piacevole ed eccitantissimo odore personale che mi eccitava alla follia.
    
    Gli sfilavo poi le scarpe e i pantaloni, gli restavano indosso solo gli slip e le calze. Lo facevo distendere, toglievo le calze e mi dedicavo poi ai suoi bei ...
    ... piedoni. Dedicavo parecchi minuti a massaggiarglieli e leccarglieli. Salivo poi sulle gambe e arrivavo al suo cazzone. Respiravo sempre l’odore del suo cazzo da sopra gli slip e iniziavo a leccarglielo così, poi li sfilavo e quel suo grosso bastone era di fronte ai miei occhi. La mia lingua assaporava ogni più piccola parte del suo cazzo e delle sue grosse palle. Dopo un po’ Davide mi faceva sedere sul letto, lui si metteva a cavalcioni su di me e mi scopava la bocca. Come la prima volta alternava violenza e dolcezza. Amava dominare e sentirsi padrone della situazione e io lo lasciavo fare, era quasi istintivo sottomettersi a lui.
    
    Poche volte veniva direttamente nella mia bocca, il suo sperma era sempre abbondante e non era semplice ingoiarlo tutto. In genere, però, preferiva venirmi sul viso e poi spalmare e raccogliere il suo sperma con le sue grandi mani che poi mi gustavo con piacere.
    
    Ogni volta che veniva a trovarmi aveva almeno due orgasmi, in genere uno col pompino e l’altro con la penetrazione ma al mio orgasmo dovevo sempre pensarci da solo.
    
    Davide amava penetrarmi in due posizioni o a pecorina dandomi anche dei grossi sculaccioni fra un affondo e l’altro o mentre ero disteso sulla schiena con le gambe sulle sue spalle. Io amavo più la seconda posizione per due motivi: poter vedere l’espressione del suo viso mentre il suo cazzo riversava in me il suo seme e perché avevo preso l’abitudine di masturbarmi mentre il suo grosso cazzone era dentro di me, e quella ...
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