1. Il giudizio di paride - 5, la fine


    Data: 04/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... esterrefatto, saltando fuori nudo dal letto.
    
    Filenore era il suo vecchio istruttore d’armi, morto ormai da tantissimo tempo. Ma in realtà era il divino Apollo che aveva preso le sue sembianze.
    
    “Menelao, - disse la figura con voce incerta – I nemici sono entrati in città. Troia è perduta. Fuggite, mettetevi in salvo, finché siete in tempo! Fuggite, fuggite!”
    
    “Filenore!”, gridò ancora Menelao sconvolto, correndo verso di lui, che però si era ritirato nel buio oltre la porta fino a scomparire.
    
    “E’ un avvertimento degli dei! – gli gridò allora Paride – Dobbiamo fuggire!”
    
    “I nemici sono in città… - scosse la testa Menelao – Ma come?… Erano nel cavallo! – si bloccò come impietrito – Erano nel cavallo, capisci? E li abbiamo portati dentro noi… Dobbiamo combattere!”, e corse a prendere la spada, facendo poi per slanciarsi fuori.
    
    Ma Paride lo fermò.
    
    “Non c’è più tempo, amore mio. Anche quelli che ieri erano partiti, ormai saranno tornati indietro. Le porte erano aperte, le mura sfondate, le guardie è probabile che dormivano ubriache… Non c’era nessuno a fermarli.”
    
    “Era una trappola… - osservò sconsolato Menelao – E noi stessi ce la siamo chiusa addosso… con le nostre mani… Ma dobbiamo almeno morire con onore!”
    
    “Gli dei non vogliono la nostra morte. – disse Paride – Perché credi che Apollo si sia preso il ...
    ... disturbo di avvertirci?”
    
    “Apollo?”
    
    “C’era lui dietro il volto di Filenore, non l’hai capito?”
    
    “Ma perché?”
    
    “E’ una lunga storia. – disse Paride, buttandogli addosso un mantello e prendendo a sua volta le armi – Andiamo!”
    
    Ma appena usciti, videro bagliori di torce illuminare l’altro capo del corridoio e guerrieri che comparivano con urla e fragore di armi.
    
    “Ecco i traditori!”, disse uno.
    
    Altri comparvero e corsero verso di loro con i volti stravolti dall’odio e dal furore della strage. Paride e Menelao si strinsero spalla a spalla e si prepararono a combattere, ma Apollo li avvolse in un nuvola di nebbia e li sottrasse alla vista, portandoli in salvo fuori dalla città in fiamme. Quando si ridestarono dal torpore che li aveva avvinti, i due si volsero a guardare Troia che bruciava in lontananza con bagliori che offuscavano la luce delle stelle; poi si unirono ad altri fuggiaschi che correvano a cercare riparo nei monti vicini.
    
    Quale sia stato il loro destino non è dato saperlo.
    
    Secondo un antico cantore, però, Apollo li avrebbe condotti con alcuni altri ad una nave abbandonata, guidandoli poi verso una terra lontana ad occidente, dove Paride e Menelao fondarono una nuova città e innalzarono un grande santuario al loro dio protettore.
    
    Ma quale fosse e dove, purtroppo nessuno lo sa.
    
    FINE
    
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